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Crisi governo, news. Conte: "Non entro nell'esecutivo". Oggi nuove consultazioni di Draghi

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Il premier incaricato si prepara ad una nuova serie di incontri, da lunedì 8 alle 15 fino a martedì 9, forte del sostegno incassato nella prima tornata di incontri con i gruppi parlamentari. Conte, in collegamento con la riunione congiunta del M5s, avrebbe aperto al nuovo governo spiegando ai parlamentare pentastellati che "non è il momento dell'auto-isolamento" ma avrebbe escluso una sua presenza nell'esecutivo. Salvini: "C'è una comune visione del modello di sviluppo con Draghi"

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Governo, Pd: mai inviate bozze programma che circolano

"In merito ad alcune bozze diffuse del contributo del Partito Democratico al programma di governo si precisa che si tratta di testi di lavoro non definitivi e mai inviati al presidente incaricato Draghi". Lo precisa l'Ufficio stampa del Pd.
- di Redazione Sky TG24

Mario Draghi: la fotostoria dell’ex presidente della Bce

Draghi, dopo l'incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica Mattarella, ha accettato con riserva l'incarico per provare a formare un governo. Dalla direzione generale del Tesoro alla presidenza della Banca Centrale europea, ecco la carriera dell'ex governatore, celebre in tutto il mondo per il "Whatever it takes" che pronunciò nel 2012 per lanciare il Quantitative easing. LA FOTOSTORIA
- di Redazione Sky TG24

Governo Draghi, Cottarelli: "Resto qui... non mi chiama nessuno.."

"Resto qui..io non mi muovo..Non mi chiama nessuno..". È la risposta-battuta di Carlo Cottarelli nel corso di 'Che tempo che fa' su Rai3 alla domanda se possa far parte del nuovo governo a guida Draghi e se dunque abbia il telefonino sempre acceso.
- di Redazione Sky TG24

Recovery plan, Cottarelli: manca ancora governance su gestione fondi

Il Recovery plan italiano era "molto carente in diversi aspetti" e al momento manca ancora il capitolo governance, "cioè chi controlla e come controlla le decisioni, e poi le procedure per evitare che i soldi finiscano nelle mani sbagliate". Lo ha detto Carlo Cottarelli nel corso di 'Che tempo che fa' su Rai3, evidenziano che proprio la questione
Recovery "è stata centrale" nell'innescare la crisi del governo Conte e lo e' ora nel nuovo percorso che si e' avviato con il tentativo di Mario Draghi di arrivare alla formazione di un nuovo esecutivo. Cottarelli ha ricordato infatti che nel piano ipotizzato nelle scorse settimane "mancavano pezzi importanti per l'Ue. Per esempio il legame tra strategia e crescita; poi erano indicate riforme importanti ma lo erano solo abbozzate, come la giustizia, la pubblica amministrazione, il calo della burocrazia. Poi un secondo problema era che molte misure non erano indicate su come procedere, mentre invece per la Commissione europea e' molto importante sapere come ci si intende muovere". 
- di Redazione Sky TG24

M5s cerca di 'contenere fronda' in attesa di Rousseau

Appuntamento stasera alle 21:45: il Movimento 5 stelle riunisce i parlamentari in un'assemblea congiunta dei gruppi di Camera e Senato per fare il punto dopo il primo giro di consultazioni con il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi. Dopo l'incontro di ieri, cui ha preso parte anche il garante Beppe Grillo, l'obiettivo dell'assemblea - spiegano fonti parlamentari pentastellate - sarebbe quello di contenere la 'fronda' dei contrari al sostegno a un esecutivo guidato dal'ex governatore della Banca centrale europea, gruppo abbastanza consistente soprattutto a Palazzo Madama, dove si contano una ventina di senatori che già si sono espressi apertamente.
 
- di Redazione Sky Tg24

Crosetto: non diamo fiducia ma vediamo squadra-programma

"Giorgia Meloni ha sempre detto che la linea è di non votare la fiducia e che non aveva pregiudizi nei confronti di Mario Draghi ma nei confronti della maggioranza che si sarebbe profilata. L'astensione? L'ha detto fin dall'inizio di essere disponibile, proponendola lei stessa come mediazione nel centrodestra, solo che non le e' stato dato peso. Meloni ha parlato solo di non votare la fiducia, tenendosi le 'mani libere', dopo aver valutato il programma, la squadra, gli obiettivi". Cosi' Guido Crosetto in una dichiarazione all'AGI.
- di Redazione Sky Tg24

Cia: agricoltura e aree rurali nel piano ripartenza

Un piano di ripartenza che veda protagoniste l'agricoltura e le aree rurali dell'Italia. E' quanto chiede Cia-Agricoltori italiani, al presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, nel primo giro di consultazioni con le parti sociali previsto per i prossimi giorni. Voene rilevato che per la rinascita del Paese "c'è bisogno, prima di tutto, di attuare una vera stabilità politica e di varare le riforme necessarie per il rafforzamento dell'apparato produttivo. Con un'adeguata riscrittura del Recovery plan occorre rimettere in moto una rete di protezione sociale e ricreare nel Paese quel circolo virtuoso economico rimasto da troppo tempo bloccato. In questo momento serve, infatti, un piano di ripresa e resilienza che riprogetti il futuro - cosi' come suggerito nell'ultima assemblea nazionale Cia -, che includa gli investimenti per modernizzare la Pubblica amministrazione e le risorse da dedicare a sanità, infrastrutture e digitalizzazione".
- di Redazione Sky Tg24

Romano (Pd): ultimo congresso un'era fa, bene Zingaretti apra

"Mi sembra molto lucida l'analisi fatta oggi da Nicola Zingaretti e opportuna la riflessione su un'apertura anticipata del congresso. D'altra parte il congresso si svolse un'era geologica fa - e in questo senso, come dice il segretario, è ancora più giusto non rimettere le lancette indietro a quel congresso - quando eravamo all'opposizione del governo Lega-M5s. Dopo le esperienze del governo Pd-M5s e del nascente governo Draghi, è opportuno che una comunità come il Pd rifletta sul profilo programmatico e sulla propria identità alla luce di questi rivolgimenti". Lo dice Andrea Orlando, deputato del Pd di Base riformista, commentando l'apertura al congresso da parte del segretario Nicola Zingaretti.
- di Redazione Sky TG24

Castaldo (M5s): voto iscritti dovere, non diritto qualcuno

"Sono giornate convulse, piene di colpi di scena e di retroscena non sempre edificanti, piuttosto il contrario. Ma c'è una discussione, anzi una vera e propria polemica che ondeggia tra il surreale e il ridicolo. Una polemica che negli ultimi giorni sento crescere internamente, sempre di più, e che mi fa arrabbiare e indignare, anzi lo dico chiaramente, che mi fa proprio incazzare: quella sul nostro voto interno". Lo scrive su Fb il vicepresidente del Parlamento Ue Fabio Massimo Castaldo. 
- di Redazione Sky TG24

Borghi (Pd): "Ora lunare parlare congresso,prima governo Draghi"

"Discutere oggi di congresso è un po' lunare. Ora l'esigenza principale è far partire al meglio il governo Draghi, e assicurare che le posizioni europeiste e riformiste assicurate sin qui dalla nostra azione di governo possano rafforzarsi nel nuovo esecutivo. Come si legge nel Qoèlet, c'è un tempo per ogni cosa". Lo dichiara Enrico Borghi, deputato Pd di Base riformista.
- di Redazione Sky TG24

O.Napoli (FI): con Draghi via totem economico-sociali 

"Tutti stiamo prendendo atto, in diversa misura ma con una rapidità che si misura in giorni se non in ore, che l'Italia e la politica sono entrate in un tempo nuovo, in una terra incognita da attraversare con prudenza e grande curiosità, con il dovere dell'ottimismo e con tanta ragionevolezza. Chi si rifiuta di entrare in questo tempo, per custodire parole d'ordine e slogan di un'altra stagione, rischia di guardare la realtà dallo specchietto retrovisore". Lo dichiara Osvaldo Napoli, deputato del direttivo di Forza Italia alla Camera. "È il tempo di abbattere totem economici e sociali per ridefinire grandi principi, come la solidarietà e la coesione sociale, alla luce dei rivolgimenti provocati nel mondo dalla pandemia. Per fare un esempio: meno tasse è un grande traguardo. Per raggiungerlo il governo Draghi dovrà scegliere: dove e a chi meno tasse? E come finanziare questa spesa fiscale senza aggravare la condizione della finanza pubblica? Andare prima in pensione, è un traguardo: finanziato da chi senza produrre nuovo debito previdenziale e, soprattutto, senza scaricarlo sulle nuove generazioni? A queste domande, rimosse nella troppo lunga stagione populistica della politica, il governo Draghi deve ora trovare le risposte lasciate inevase dalla politica. Draghi è lì non per costruire nuovi totem ma per distruggere quelli messi in piedi dalla politica sempre in affannosa ricerca del consenso. Le forze liberali e riformiste devono oggi declinare nel concreto, e senza esitazioni, il concetto di liberale e di riformismo", conclude.
- di Redazione Sky TG24

Landini: blocco licenziamenti o bomba sociale

Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, insiste sulla necessità di una riforma degli ammortizzatori sociali. E in vista dell'incontro con il presidente del Consiglio incaricato, precisa la posizione della Cgil: "Noi non vogliamo semplicemente una proroga del blocco dei licenziamenti per tutti - afferma a 'In mezzora' - ma vogliamo una riforma del sistema degli ammortizzatori sociali, che sia sistema valido per tutti e che colga le differenze tra le varie attività". Landini ricorda che ci sono settori come il turismo e i servizi che dallo scoppio della pandemia sono in sofferenza e "in un mese o due non si mettono a posto. E li' - conclude - c'è bisogno di avere una visione e bisogna proteggere quei
lavoratori e quelle imprese se non si vuole una bomba sociale".
- di Redazione Sky Tg24

Meloni: su investimenti a imprese daremo una mano

"Sicuramente c'è molta aspettativa da parte di tutto il mondo economico ed imprenditoriale, dei professionisti, dei lavoratori autonomi e dei lavoratori circa il lavoro di Draghi. Ma penso che bisogna rompere completamente lo schema della maggioranza di sinistra, che ha dilapidato
risorse in bonus inutili. E penso che vada invece fatto un lavoro per investire sulle imprese, sulla loro continuità  e sulla loro sopravvivenza. Se si farà questo, sicuramente noi daremo una mano". Cosi' la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, in un'intervista al Tg2, che andrà in onda stasera.
- di Redazione Sky Tg24

Zingaretti: "Speranza un eccellente ministro Salute"

"Speranza è stato un eccellente ministro della Salute e lo dico con cognizione di causa, perché tra le altre cose del sovranismo che la pandemia ha distrutto c'è anche l'illusione, sbagliata, che le Regioni potessero fare tutto da sole". Cosi', a Mezz'ora in più su Rai3, il segretario Pd, e presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
- di Redazione Sky Tg24

Landini: abbiamo proposte su tutto

Per utilizzare le risorse del Recovery Plan, bisognerà fare anche le riforme "a cominciare dal fisco e dagli ammortizzatori sociali". Lo dice il segretario generale della Cgil Maurizio Landini a "In Mezz'ora". E noi, aggiunge, "abbiamo proposte su tutto".
- di Redazione Sky Tg24

Landini: mettere al centro il lavoro e sua qualità

"Siamo di fronte ad un'emergenza, dobbiamo vedere come spendere più di 300 miliardi in 6 anni. Ci sono tutte le condizioni per poter fare quelle riforme di cui il nostro Paese ha bisogno. Bisogna mettere al centro il lavoro e la qualità del lavoro, basta con la precarietà". Lo ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini a "Mezz'ora in". Quanto al futuro esecutivo, aggiunge Landini, "io dico che c'è bisogno di un Governo. Draghi è riconosciuto nel mondo, una persona autorevole, e può permettersi di avere quell'autorevolezza che il nostro paese non ha avuto. Ho trovato molto importante che nel minuto e mezzo che ha parlato da presidente incaricato, ha indicato il dialogo con le parti sociali" dice Landini che aggiunge: "Ma non basta. Se posso dare un consiglio ma ascolterei anche tutto il mondo del volontariato perché negli ultimi tempi le disuguaglianze sono esplose".
 
- di Redazione Sky Tg24

Zingaretti: "Congresso Pd? Dopo questa fase porrò tema"

Il Pd farà il congresso? "Il Pd deve avere il coraggio per il futuro di rilanciare la propria prospettiva politica. Spero solo che nessuno voglia rimettere indietro le lancette dell'orologio. La discussione congressuale che faremo, quando la faremo, sarà una vittoria di tutto il Pd unito. Il congresso è previsto tra due anni ma appena finirà questa vicenda" della formazione del governo "porrò al partito l'interrogativo se e come andare avanti. Lo posso fare perché il Pd si è unito molto più di quanto non lo sia mai stato in 12 anni". Lo dice Nicola Zingaretti, segretario del Pd, a Mezz'ora in più su Rai3.
- di Daniele Troilo

Zingaretti: "Ampiezza numeri non sinonimo stabilità"

"Paradossalmente il problema più grande non è per noi, perché noi valuteremo tutto sulla base delle idee e della coerenza di chi oggi è diventato europeista. Il tema è che non è detto che a un aumento dei numeri corrisponda maggiore forza e stabilita' del governo". È la questione che Nicola Zingaretti, a Mezz'ora in più su Rai3, pone sul tavolo della costruzione della prossima maggioranza di governo. "Il problema è di credibilità e stabilità dell'operazione politica. Bisognerà vedere se è un'operazione che dà un segnale di svolta perché in parlamento discute e vota", osserva ancora il segretario Pd che conferma: "Ci fidiamo del professor Draghi. È lui che deve fare questa valutazione". 
- di Daniele Troilo

Zingaretti: "Politica frase Draghi su rispetto parlamento"

"Ringrazio Draghi perché in quelle poche parole dette al Quirinale ho sentito una cosa molto importante, non di metodo ma 'politica', quella sulla volontà di incontrare i partiti nel pieno rispetto del Parlamento, perché siamo in una Repubblica parlamentare e un uomo di quella intelligenza e spessore come Draghi lo ha capito e si mette a disposizione". Così Nicola Zingaretti, a Mezz'ora in più su Rai3. "Ho fiducia - prosegue il segretario Pd - in un rapporto di collaborazione, e la predisposizione all'ascolto da parte di Draghi mi ha molto colpito rispetto alle forze che i cittadini hanno portato in Parlamento". "Cancellerei la parola 'paura', direi - osserva ancora - che è il momento del coraggio, di contribuire, del protagonismo".
 
- di Daniele Troilo

Meloni: "Più utile a centrodestra che FdI resti fuori"

"Ogni volta che si arriverà ad un tema divisivo, il Governo se ne tirerà fuori e farà decidere al Parlamento. E chi vince al voto parlamentare? La sinistra! Il centrodestra è minoritario in questo Parlamento, con o senza Fratelli d'Italia al Governo. Stare all'opposizione, invece, costringe il Governo a mediare. Per questo è molto più significativo e utile alle idee del centrodestra che FdI stia fuori". Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. "Credo che sia doveroso dare rappresentanza a quella parte di cittadini, non solo di centrodestra, che non sarà d'accordo con tutte queste forzature". 
- di Daniele Troilo