Dopo aver ottenuto il disco verde alla Camera con 321 sì, il Presidente del Consiglio passa anche a Palazzo Madama, ma con numeri ristretti. Il premier: "Ora rendiamo più solida la maggioranza". Nelle prossime ore probabile vertice tra le forze politiche che sostengono Conte
Oggi passa dal Senato la 'strada stretta' di Conte
Passa dal Senato oggi quella "strada stretta", paventata ieri da Nicola Zingaretti, che si trova davanti a Giuseppe Conte e che si concretizza nell'obiettivo di andare oltre una quota di si' alla fiducia che, al momento, si attesterebbe tra i 152 e i 155 voti, ottenuti considerando anche quelli dei senatori a vita. Un dato importante in sé - la salute di un governo dipende da un margine di maggioranza che lo metta al riparo da affanni non solo e non tanto in Aula ma anche nelle varie Commissioni, dove più spesso si rischiano incidenti, a volte dagli esiti imprevedibili - ma che va incrociato ad altri numeri, quelli di chi voterà contro la fiducia al governo, o si asterrà. Scelta, questa, che marcherà nel concreto la distinzione di Iv dopo lo strappo deciso da Renzi.
Spread Btp-Bund apre in calo a 113 punti in attesa Conte
Nel giorno decisivo per il futuro del governo Conte, in attesa della richiesta di fiducia in Senato, lo spread tra Btp e Bund tedesco apre in calo a 113 punti dai 115,8 punti base della chiusura di ieri. Il rendimento del decennale italiano segna 0,61% da 0,628% di ieri sera.
De Falco: ascolterò premier e poi deciderò il voto
"Ascolterò il premier e poi deciderò in base all'interesse degli italiani". E' quanto afferma Gregorio De Falco, senatore ex M5s ora al gruppo Misto, in un'intervista al Corriere della sera - che lo definisce come uno di quelli che potrebbe essere tra i 'costruttori' - parlando di come voterà a Palazzo Madama. "Non anticipo la mia posizione proprio per il rispetto del Senato. Di certo, mi attendo una cosa - osserva - l'immediato e diretto interesse nei confronti della tutela dei cittadini. Io chiedo il lockdown e poi la riapertura in sicurezza con gli strumenti di moderazione". In questi giorni dice di esser stato cercato dal "ministero della Salute per una risoluzione sul Covid".
Molinari (Lega): giusto il voto, immobilismo è peggio
"Onestamente, mi aspettavo che Conte avesse numeri più solidi. Alla Camera, siamo soltanto 6 voti sopra la maggioranza assoluta". Cosi' il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari in un'intervista a Il Corriere della Sera. Secondo Molinari se il premier non avesse la maggioranza assoluta "avrebbe gravi difficoltà nelle commissioni e sui passaggi importanti dovrebbe raggranellare i voti. Senza maggioranza assoluta, Conte si dovrebbe dimettere". Però, una crisi o una campagna elettorale non sarebbero effettivamente fuori luogo in un momento cosi'? "Molto peggio l'immobilismo e l'incapacità di gestire le cose - ha risposto Molinari - . Del resto, tutto il mondo produttivo si lamenta di come è gestita l'epidemia. Peggio ancora, con un governo appeso a due voti. No, no meglio due mesi di rallentamento che due anni di immobilità".
Renata Polverini vota la fiducia e lascia Forza Italia
"Il sì alla fiducia è un atto di responsabilità”, ha dichiarato ai cronisti ieri sera l’ex presidentessa della Regione Lazio, mentre lasciava Montecitorio. E a chi le ha chiesto se lasciasse Fi, ha risposto: "Sì, si può votare in dissenso al proprio gruppo un provvedimento, non certo la fiducia al governo”. La conferma è arrivata poi anche da Antonio Tajani, vicepresidente del partito: "Non sapevamo della sua decisione. Lei ha deciso e abbiamo deciso anche noi: è fuori da Forza Italia”. L'approfondimento
Boschi: Senza maggioranza assoluta Conte si dimetta
"L'Italia si gioca il futuro adesso. Non tra un anno. Adesso bisogna spendere bene i soldi del Recovery plan, rimandare i ragazzi a scuola, vaccinare le persone, sbloccare i cantieri, sostenere le realta' economiche chiuse. Adesso. Abbiamo chiesto al governo una visione per i prossimi anni, ci hanno risposto con la caccia ai responsabili. Noi vogliamo risolvere la crisi economica, sociale e sanitaria. Se il governo ha altre idee o vuole perseguirle con altre maggioranze vada pure avanti senza di noi". Lo ha affermato la capogruppo di Iv alla Camera, Maria Elena Boschi in un'intervista a Il Corriere della Sera.
Meloni: “Da Conte delirio di onnipotenza”
La leader di FdI alla Camera: “Inscenato un mercimonio”. Attacchi anche dagli altri esponenti di opposizione. Rosato (Iv): “Non c’è stata volontà di costruire agenda condivisa”. Molinari (Lega): “Spettacolo indegno”. Gelmini (Fi): “Se non ha i numeri, il premier si dimetta”. IL VIDEO
Da "Recovery" a "pandemia": le parole chiave di Conte alla Camera
Il premier, nel suo discorso all'Aula, ha utilizzato in maniera particolare alcune espressioni e vocaboli per puntualizzare le parti dell'intervento. Ecco quali sono
Bonafede: "Fiducia segnale importante percorso rilancio"
"La fiducia ottenuta dal presidente Giuseppe Conte alla Camera rappresenta un segnale importante per gettare le basi di un percorso che miri a proteggere e rilanciare il nostro Paese in un momento delicato come quello che stiamo vivendo". Così, su Facebook, il capodelegazione M5s al governo, Alfonso Bonafede.
Prodi: "I numeri ci saranno e potrebbero anche crescere"
Romano Prodi crede e scommette sulla necessità della continuità del governo guidato da Giuseppe Conte e in una lunga intervista ad Avvenire azzarda una previsione nel giorno del voto di Palazzo Madama: "I numeri saranno risicati, ma ci saranno. Poi potranno anche crescere. Non cresceranno però mediando, ma solo correndo in
avanti".
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