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Renzi contro Conte: "Recovery è collage raffazzonato. Senza accordo Iv lascia il governo"

Politica

Il leader di Iv: "Pensiamo che il piano predisposto dal premier manchi di ambizione e sia senz'anima. Si vede la mano burocratica di chi mette insieme i pezzi". Poi agita la maggioranza: "Se c'è accordo si va avanti, altrimenti faranno senza di noi e le ministre si dimetteranno". E sulla polemica sugli 007: "Il presidente del Consiglio ceda la delega"

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Matteo Renzi torna all'attacco del premier Giuseppe Conte. Lo fa durante una conferenza stampa in Senato, in cui ribadisce le perplessità sul Recovery plan del governo: "Pensiamo che il piano predisposto dal presidente del Consiglio manchi di ambizione, sia senz'anima, si vede che non c'è un'unica mano che scrive. È un collage talvolta raffazzonato di pezzi di diversi ministeri. Si vede la mano burocratica di chi mette insieme i pezzi". Poi il leader di Italia viva torna ad agitare la maggioranza: "Se c'è l'accordo" sul Recovery "bene, si va avanti, se non c'è l'accordo è evidente che faranno senza di noi e le ministre si dimetteranno. Non siamo alla ricerca di poltrone ma di idee". Renzi incalza Conte anche a proposito della polemica sugli 007. "Noi non vogliamo che si facciano scherzi su intelligence e servizi segreti - sottolinea - e chiediamo al presidente del Consiglio che affidi la delega a una persona terza".

"Presenteremo 61 punti su cui non siamo d'accordo"

"Mercoledì mattina il ministro Gualtieri - continua Renzi - ospiterà la delegazione di Iv: andranno i capigruppo Faraone e Boschi e le ministre Bonetti e Bellanova. Con questa delegazione presenteremo 61 punti su cui al momento non siamo d'accordo delle 103 pagine di Next generation Eu. Dico 'al momento' perché chiederò ai parlamentari di Iv di indicare eventuali ulteriori suggerimenti. Andremo combattivi come sempre".

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"Chiediamo Mes Sanità e Ius culturae per universitari"

Parlando del Recovery Fund, Renzi illustra la strategia del suo partito: "La controproposta di Iv è partire dalla parola Ciao. Il progetto Ciao tiene insieme Cultura, Infrastrutture, Ambiente, Opportunità. Il filo rosso è la parola lavoro. Pensiamo si possano creare migliaia di posti di lavoro". E spiega: "Ci sono i 19 miliardi su scuola, università e ricerca: proponiamo di raddoppiare la cifra sul capitale umano. L'Italia deve candidarsi a prendere il posto degli inglesi nell'attrattività di Erasmus: diciamo a Pd, M5s e Leu di puntare sullo ius culturae dando la cittadinanza agli studenti universitari che verranno a studiare in Italia". Poi aggiunge: "Il Mes per la sanità: su questo punto non torniamo indietro. I denari del Recovery fund sono più condizionati di quelli del Mes. Oggi si contano 273 medici morti, trovo vergognoso che si stia ancora a discutere dei 36 miliardi del Mes".

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"Recovery come piano Marshall, sovranisti sconfitti"

Il Recovery plan, secondo il leader di Iv, "è un piano paragonabile al piano Marshall, nessuno ha mai messo tanti soldi sul nostro Paese come in questo momento l'Europa. I sovranisti sono stati sconfitti. Il punto fondamentale è: ora o mai più. Perché la capacità di spesa che abbiamo ora non l'avremo per i prossimi trent'anni. C'è solo una cosa peggiore di non avere questi soldi: spenderli male, perché se li spendi male il debito ti strangola. Ci sono i negazionisti del virus e i negazionisti del debito pubblico".

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"Alleanza Pd-M5s? La trovo singolare"

Un'alleanza Pd-M5s in caso di elezioni? "Dico che un'alleanza elettorale con chi dice no al Mes, no all'alta velocità, sì al giustizialismo e no alla crescita, faccio un po' fatica a farla”, spiega Renzi. "Se però il Pd si trova bene, ciascuno può cambiare. Penso, indipendentemente dalle valutazioni su Raggi a Roma, che oggi bisognerebbe mettersi attorno a un tavolo e decidere che fare. Non farei una discussione sul futuro, poi se la gente vuol votare con un'alleanza Pd-M5s, la trovo singolare soprattutto per gli elettorati", aggiunge il leader di Iv.

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