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Covid, Conte: "Confido che l'indice Rt scenda sotto 1,7"

Politica
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Il presidente del Consiglio, a confronto con il segretario della Cgil Maurizio Landini all'evento "Futura 2020", annuncia: "Il 2021 sarà l'anno di riforma fiscale e politiche del lavoro". E aggiunge: "Siamo in dirittura di arrivo con la legge di bilancio, inizia un serrato confronto anche con le parti sociali". Lunedì convocati i segretari generali anche di Cisl e Uil

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"Oggi confido che il tasso Rt si abbassi da 1,7: vorrebbe dire che saremo incoraggiati ad andare avanti su questa strada". Lo ha affermato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso di un confronto con il segretario della Cgil, Maurizio Landini, in video collegamento all'evento "Futura 2020" organizzato dal sindacato per parlare della situazione della pandemia da Coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE) e del futuro del mondo del lavoro. Poi il premier ha annunciato: "Il 2021 sarà l'anno della riforma fiscale e delle politiche attive del lavoro, bisogna anche intervenire sugli ammortizzatori sociali che sono troppo vecchi". 

Conte: "Legge di bilancio in arrivo"

"Siamo in dirittura di arrivo con la legge di Bilancio, inizia un serrato confronto anche con le parti sociali", ha dichiarato Conte. Intanto lunedì 16, nel pomeriggio, sono stati convocati a Palazzo Chigi i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri, per un confronto proprio sulla legge di Bilancio. Landini, durante l'incontro, ha dichiarato che "il prossimo anno deve essere l'avvio di un piano straordinario per creare lavoro, non per licenziare". Il blocco dei licenziamenti e la proroga della cig fino alla prossima primavera, ha continuato il segretario, sono una scelta "molto importante e intelligente, che abbiamo fatto insieme con il consenso di tutti i soggetti, perché è il momento di dare un messaggio di protezione e di non lasciare solo nessuno, di non far chiudere le imprese ma anche di non licenziare nessuno", ma bisogna anche "cominciare a progettare il futuro".

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Sull'emergenza Covid: "Le scuole non sono focolai"

Nel tavolo di confronto si è parlato anche di coronavirus. "Dobbiamo essere franchi: le nostre ricerche ci dicono che le scuole non sono focolai sulla diffusione del contagio - ha spiegato Conte - C'è poi anche il valore ideale della formazione in presenza. Cerchiamo di mantenere questo presidio. Quello che succede prima e dopo le scuole, però, può costituire un focolaio. Per questo occorre mantenere il rispetto del distanziamento e dell'uso della mascherine, ma posso dire che i ragazzi rispettano queste regole". Il premier poi ha indicato oggi, venerdì 13, come data della decisione sulle nuove restrizioni nelle regioni: "Ci sarà un aggiornamento dei dati della curva, c'è una cabina di regia. Oggi indicherà quali regioni cambieranno".

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Sul virus: "Confido che il tasso Rt si abbassi"

"Il dibattito su eventuali nostri errori riguarda anche la scarsa incisività sul fronte della medicina territoriale, ma in pochi mesi è difficilissimo invertire una tendenza di anni", ha spiegato ancora Conte, per poi sottolineare l'importanza dei medici di base. "Siamo consapevoli che va rafforzata la medicina territoriale. Nel rinnovare i contratti dei pediatri abbiamo previsto 30 milioni in più", ha dichiarato. Infine, sulla curva del Coronavirus, il premier si è detto fiducioso: "Oggi confido che il tasso Rt si abbassi da 1,7: vorrebbe dire che saremo incoraggiati ad andare avanti su questa strada".

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Sull’Europa: “Sfrutteremo tutti i soldi per digitalizzare e rendere più verde il Paese”

Tra Conte e Landini si è discusso anche di Europa. Il premier ha dichiarato che ”sfrutteremo tutti i soldi a disposizione dal'Europa, sia prestiti che a fondo perduto. E lo faremo per modernizzare il Paese, digitalizzare. rendere più efficace la Pubblica amministrazione, poi la svolta verde”. Ci sarà un tavolo con le parti sociali per parlare di Recovery fund, ha aggiunto Conte. Landini ha chiesto, invece, "un piano di investimento per la sanità pubblica", dopo "anni di tagli" e "servizi indeboliti”. Una richiesta piaciuta al primo ministro. ”Mi è piaciuto quello che ha detto Landini: dobbiamo creare nuove opportunità di lavoro, non basta recuperare quello che c’era ha detto Conte - La transizione energetica creerà nuove opportunità che dobbiamo sfruttare. Sono d'accordo con Landini anche su un rafforzamento e aggiornamento dello Statuto dei Lavoratori. Ma lancio uno sfida a Landini, lavoriamo anche per uno statuto dell’impresa".

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