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Covid, Cdm nomina Zuccatelli commissario per la Sanità in Calabria

Politica
©Ansa

Prenderà il posto di Saverio Cotticelli, che si è dimesso precedendo la decisione del premier Conte. Rispondendo a un'intervista della trasmissione "Titolo V" di Rai Tre, l'ex commissario aveva affermato di non essere lui il responsabile della gestione sanitaria per la Regione, venendo subito smentito

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Giuseppe Zuccatelli è il nome scelto in Consiglio dei ministri per il ruolo di nuovo commissario per la Sanità in Calabria. Zuccatelli, 76 anni, è commissario straordinario del policlinico universitario di Catanzaro ed è stato presidente dell'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi regionali. "È persona di grande competenza e capacità operativa", sottolinea il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano. "Avrà tutto il sostegno per l'emergenza e oltre, dando pari dignità ai cittadini, recuperando ritardi e diritti perduti", dice. Le prime parole di Zuccatelli sono state raccolte dall'agenzia Ansa: "Sono risultato positivo (al coronavirus, ndr) e sto finendo la quarantena, ci sentiamo nei prossimi giorni" (GLI AGGIORNAMENTI SUL COVID - LO SPECIALE).

ll caso Cotticelli

Sarà quindi Zuccatelli a prendere il posto di Saverio Cotticelli, dimissionario dopo la bufera nata dalla messa in onda di una sua intervista su Rai Tre, all'interno della trasmissione Titolo V. Nel rispondere alle domande sulla gestione dell'emergenza coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE), Cotticelli aveva dichiarato di non essere a capo delle operazioni nella Regione, venendo invece smentito dal giornalista. Cotticelli ha anticipato il premier Giuseppe Conte, che in mattinata aveva annunciato: "Il commissario per la Sanità in Calabria Saverio Cotticelli va sostituito con effetto immediato. Anche se il processo di nomina del nuovo commissario prevede un percorso molto articolato, voglio firmare il decreto già nelle prossime ore". Cotticelli ha poi spiegato nel tardo pomeriggio: "Ho firmato le dimissioni stamattina", ha detto. "Ho già fatto tutto. Sono andato al ministero della Salute, dal ministro Speranza, e siccome era previsto pure il Mef, ho firmato anche lì". Sul fatto che in Calabria manchi un piano Covid, Cotticelli evidenzia "che non è vero". "Farò delle dichiarazioni", ha poi annunciato.

L'intervista di Cotticelli

"Non sono io il responsabile del Piano Covid, si sono dimenticati delle due regioni commissariate, la Calabria e il Molise, e hanno dato l'incarico al presidente della Giunta regionale", sono state le parole di Cotticelli durante l'intervista. Quando, alla richiesta del giornalista, il commissario ha invece avuto l'evidenza del contrario, ha cercato di difendersi dicendo: "Sì sono io. Per la prossima settimana sarà pronto. Cosa vuole che le dica, tanto io domani mattina sarò cacciato". Un altro scivolone è stato quello sulle terapie intensive, di cui Cotticelli non ha saputo indicare il numero. "Prima dell'emergenza sanitaria ne risultavano 107. Ne abbiamo 150 già attivate ma siamo pronti ad implementare, adesso non mi ricordo esattamente il numero", ha dichiarato al giornalista.

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La decisione del governo

In una nota arrivata da Palazzo Chigi, il premier Conte ha cercato di tranquillizzare i calabresi: "Meritano subito un nuovo commissario pienamente capace di affrontare la complessa e impegnativa sfida della sanità", ha affermato dopo aver dato la notizia della sostituzione di Cotticelli. Fonti del ministero della Salute hanno sottolineato che "il commissario ad Acta per la Sanità della Calabria sta presentando le sue dimissioni al ministro della Salute, Roberto Speranza, e al ministro dell'Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri”.

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Le reazioni del mondo politico in Calabria

Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, ha annunciato che sta valutando la possibilità di intraprendere azioni legali "con le amministrazioni comunali e provinciali che rappresento, se dalle parole di Cotticelli dovessero ravvisarsi profili di reato". Tutti i sindaci della Città metropolitana di Reggio Calabria (in tutto 97) hanno preparato un documento per chiedere "finalmente di voltare pagina nella sanità calabrese". Cresce anche la rabbia dei cittadini che, in tv, hanno scoperto che "il commissario alla sanità calabrese non ha mai lavorato su un piano anti Covid e che addirittura non ha un quadro chiaro sui numeri dei ricoveri in reparto e, soprattutto in terapia intensiva. Una vergogna", scrivono diverse associazioni del territorio.

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