Il presidente della Repubblica ha incontrato i familiari delle vittime della strage del 2 agosto 1980: "Ognuna di queste persone aveva una storia, una prospettiva di vita, un futuro che è stato rimosso, sottratto loro e cancellato". Poi la tappa al Museo della memoria di Ustica, dove è conservato il relitto dell'aereo DC9 Bologna-Palermo che si inabissò il 27 giugno 1980
"Dolore, ricordo e verità", queste le parole pronunciate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella oggi a Bologna in visita ai familiari delle vittime delle stragi di Ustica e del 2 agosto 1980, nell'anno del quarantesimo anniversario (LO SPECIALE DI SKY TG24). Dopo la Messa nella cattedrale di San Pietro, celebrata dal cardinale Matteo Zuppi, Mattarella ha reso omaggio alla lapide che ricorda i caduti nella sala d'aspetto della stazione dove esplose la bomba che uccise 85 persone e ne ferì 200. Poi l'ultima tappa al Museo della memoria di Ustica, dove è conservato il relitto dell'aereo DC9 Bologna-Palermo che si inabissò il 27 giugno 1980, con 81 vittime.
Mattarella: "Dolore, ricordo, verità"
"Dopo il gesto di omaggio alla lapide che ricorda le vittime delle barbarie degli stragisti, ci sono poche parole da poter pronunziare. Sono dolore, ricordo e verità - ha detto Sergio Mattarella a Bologna - Il dolore per le vittime, per tante donne, uomini, bambini assassinati dalla violenza del terrore stragista. Ognuna di questa persona aveva una storia, una prospettiva di vita, un futuro che è stato rimosso, sottratto loro e cancellato". Dopo Pertini, Mattarella è il primo capo dello Stato presente alle commemorazioni.