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Coronavirus, Zaia: “Dal 3 giugno sì ai lombardi in Veneto, ma capisco le ansie di Solinas”

Politica
©Ansa

Il presidente leghista del Veneto si è detto favorevole a riaprire i confini tra le Regioni senza distinzioni: “Sono convinto che si debba ripartire insieme. Nessuno può uscirne come un untore”. E annuncia: "Se gli indicatori sono buoni a giugno riapro cinema, teatri e discoteche".

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“Sono convinto che si debba ripartire insieme. Se dal 3 giugno i lombardi potranno entrare in Veneto? Certo. Ma comprendo le ansie di Solinas”. Così il presidente del Veneto Luca Zaia è intervenuto sul tema degli spostamenti tra Regioni nell’ambito dell’emergenza coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE - GRAFICHE) in un’intervista al Corriere della Sera. “Nessuno può uscirne come un untore - ha aggiunto il governatore leghista -. Mi metto nei panni di un lombardo, non troverei corretto che qualcuno mi trattasse da agente di contagio”. In un'altra intervista al Fatto Quotidiano, il governatore veneto ha aggiunto che "se gli indicatori sono buoni, a giugno apro cinema, teatri, tutto il circuito spettacoli" e che conta di riaprire anche le discoteche il 15 giugno.

“Il virus non si ferma a Sirmione o Peschiera”

Zaia si è detto favorevole a riaprire i confini tra tutte le Regioni, senza fare distinzioni, anche perché “non è che il virus si fermi a Sirmione o a Peschiera…”. Il presidente del Veneto, tuttavia, ha spiegato di comprendere le paure espresse, tra gli altri, dal suo omologo sardo, Christian Solinas, che più volte ha detto che vorrebbe introdurre l’obbligatorietà del tampone per la ricerca del Covid-19 per chi arriva sull’isola: “Parlare è facile, ma una responsabilità non si prende alla leggera”, ha ammesso Zaia.

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"Crisanti? Ognuno faccia il proprio mestiere"

Nell'intervista al Fatto Quotidiano, Zaia pala anche della polemica tra Andrea Crisanti, direttore della Microbiologia dell'Azienda ospedaliera di Padova e la responsabile della Prevenzione della Regione Veneto Francesca Russo. "Lui è uno scienziato di altissimo livello - dice il governatore riferendosi a Crisanri - gli abbiamo affidato il più grande laboratorio italiano di microbiologia. Si occupa della fase di analisi. Ognuno deve fare il suo mestiere".