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Coronavirus, Lamorgese: “Proporrò di tornare a celebrare i funerali"

Politica

"Non è  sopportabile impedire le celebrazioni alle tantissime famiglie colpite da un lutto" dice il ministro dell'Interno ad Avvenire. E annuncia: "Possibile nuova proroga dei permessi di soggiorno"

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“Nella previsione di un graduale ritorno alla normalità (nel quadro dell’emergenza coronavirus, ndr), potrebbe essere prevista un'ulteriore proroga” dei permessi di soggiorno. A dirlo, parlando della questione migranti, è la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. Intervistata da Avvenire, la titolare del Viminale aggiunge: “Proporrò al governo di compiere un passo concreto: dobbiamo poter tornare a celebrare i funerali” (AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE).

Governo lavora alla regolarizzazione dei lavoratori

Una prima proroga al 15 giugno dei permessi di soggiorno in scadenza c’è già stata, spiega Lamorgese, “per evitare che nella fase più acuta dell'emergenza sanitaria ci fosse un affollamento negli uffici delle questure aperti al pubblico". Poi, sul tema della regolarizzazione, aggiunge: "È all'attenzione del governo. Si tratta di far emergere dall'irregolarità tanti lavoratori italiani e stranieri che spesso sono impiegati in contesti di grave precarietà sociale e sanitaria, soprattutto con riferimento ai settori dell'agricoltura, dell'allevamento e della pesca. In tal modo, si auspica di poter far fronte alla domanda di manodopera in quei comparti, come sollecitato anche dalle associazioni imprenditoriali". Poi, alla domanda se questo interesserà anche colf e badanti, Lamorgese risponde: "L'operazione d'emersione nei settori che ho citato è un primo passo, ciò non toglie che possa essere presa in considerazione, anche dal Parlamento, l'emersione in altri settori, come quello del lavoro domestico" (LE GRAFICHE - LE IPOTESI SULLA FASE 2 - LE PAROLE DI CONTE).

“Non è sopportabile impedire la celebrazione dei funerali”

La ministra dell’Interno poi osserva: “Non è umanamente sopportabile impedire le celebrazioni dei funerali alle tantissime famiglie colpite da un lutto”, quindi “in considerazione di un quadro sanitario in parziale miglioramento, sono allo studio del governo nuove misure per consentire il più ampio esercizio della libertà di culto". "Il tema dell'esercizio della libertà di culto, cattolico e di altre confessioni religiose - spiega Lamorgese - è stato alla mia attenzione fin dall'insorgere dell'emergenza coronavirus. I continui e proficui contatti con la Conferenza episcopale italiana ci hanno permesso di tracciare le prime indicazioni per lo svolgimento in sicurezza delle funzioni religiose, seppure senza la presenza dei fedeli a causa della grave situazione epidemiologica”.