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Caso Gregoretti, il voto su Salvini sarà il 20 gennaio

Politica

Approvato l'odg del cdx per votare il 20, nonostante scadesse oggi il termine per il verdetto. Decisivo il voto di Casellati. Pd: "Non è più super partes". Lei replica: "Respingo messa in discussione". Il leader leghista: "Si deciderà se sono criminale o italiano"

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La Giunta per le immunità del Senato voterà il 20 gennaio l'autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini sul caso Gregoretti legato ai migranti trattenuti per alcuni giorni, nel luglio del 2019, a bordo della nave della Guardia costiera (TUTTE LE TAPPE DEL CASO - LA FOTOSTORIA). Lo ha deciso la Giunta per il regolamento, approvando l'ordine del giorno del centrodestra per una votazione il 20, nonostante scadesse oggi il termine di 30 giorni perentorio entro cui doveva arrivare il verdetto. Decisivo il voto della presidente del Senato Casellati che ha votato a favore, con le opposizioni. “Sono curioso di vedere chi andrà in Giunta per le immunità al Senato a dire che sono un criminale. Lo vedremo se difendere l'onore di un Ministro che come suo dovere ha difeso l'onore e la sicurezza del suo Paese è un crimine”, ha dichiarato il leader leghista, che ha aggiunto: "In Tribunale ci vado a testa alta. Il 20 gennaio si deciderà, dunque, se Matteo Salvini è un criminale o un italiano".

La votazione e le critiche a Casellati

Il voto di Casellati ha subito attirato le critiche del Pd. In Aula, il capogruppo al Senato Andrea Marcucci ha attaccato: "Da oggi è certificato, dai suoi atteggiamenti e dalla sua volontà di esprimersi che la presidente del Senato non è più super partes e ha deciso di entrare, per motivi suoi che riteniamo non sufficienti, di scendere pesantemente nell'agone politico diventando un presidente Senato di parte". E sull’ipotesi che il Pd diserti la Giunta delle immunità il 20 gennaio, Marcucci risponde: "Non lo so, ne ragioneremo. Di sicuro la Giunta si riunisce in modo illegittimo". In difesa della presidente del Senato è intervenuto Salvini, che ha chiosato: "È una senatrice".

Casellati: "Respingo messa in discussione mia terzietà"

A stretto giro, la replica di Casellati. Una nota della presidenza del Senato ha fatto sapere che la presidente "respinge con forza ogni ricostruzione dei fatti che in qualche modo possa mettere in discussione la terzietà della sua azione ovvero connotarla politicamente, perché non si può essere terzi solo quando si soddisfano le ragioni della maggioranza e non esserlo più, quando si assumono decisioni che riguardano il corretto funzionamento del Senato".

Lo scontro in Giunta

In mattinata, la Giunta per il regolamento di Palazzo Madama aveva votato all’unanimità l’interpretazione secondo la quale il termine di 30 giorni per l’esame della Giunta delle immunità è da considerare perentorio. Per la maggioranza, però, essendo scaduti oggi i 30 giorni, non ci sarebbe stato più margine per votare anche in Giunta e la questione sarebbe stata quindi rimessa all’Aula nelle prossime settimane, dopo le elezioni in Emilia Romagna. Ha prevalso invece la tesi del centrodestra e la Giunta per le immunità sarà quindi comunque convocata, lunedì prossimo, nonostante la settimana di pausa elettorale nei lavori del Senato.