Italia Viva contro l’emendamento approvato da Pd e M5s che ritarda l’applicazione della “Spazzacorrotti” per trasparenza tra partiti e fondazioni. Renzi: “Moralisti, poi salvano loro fondazioni”. Di Maio: “Si torni indietro”. Dem pronti a ritirare emendamento
La maggioranza di governo si è spaccata sulla decisione di rinviare l’applicazione della “Spazzacorrotti” per equiparare le regole di trasparenza tra partiti e fondazioni. Ma dopo le polemiche sembra pronta a fare un passo indietro, con il Pd che si è detto pronto a ritirare l'emendamento.
L’emendamento al dl Fisco, il pacchetto che ha ricevuto il via libera della commissione Finanze della Camera dopo una seduta fiume di 14 ore, è passato con il “sì” di M5s, Pd e Leu, ma con il voto contrario di Italia Viva, oltre a quello delle opposizioni. Lo ha sottolineato su Twitter il deputato di Iv Luigi Marattin: “La decisione di rinviare l’applicazione della ‘Spazzacorrotti’ per equiparare le regole di trasparenza tra partiti e fondazioni è un clamoroso errore”. Il leader del M5s Di Maio però ha fatto dietrofront e ha chiesto: "Si torni indietro".
Renzi: “Fanno i moralisti e poi salvano le loro fondazioni”
La notizia in mattinata ha suscitato subito la reazione del leader di Iv, Matteo Renzi, nei giorni scorsi intervenuto sull’inchiesta aperta dalla procura di Firenze sulla Fondazione Open, nata nel 2012 per finanziare le iniziative politiche dell’ex presidente del Consiglio, tra cui anche la Leopolda, e che secondo i pm sarebbe servita ad aggirare la legge sul finanziamento ai partiti (COSA SAPPIAMO FINORA). “Di giorno sui social fanno i moralisti - ha scritto su Twitter - di notte in commissione salvano le loro fondazioni”.
Dietrofront Di Maio: “Su fondazioni porcheria, si torni indietro”
Sul rinvio della norma sulle fondazioni è stata fatta una "porcheria che va tolta". Così il leader del M5S Luigi Di Maio, a quanto si apprende, ha bocciato la decisione di rinviare l'applicazione dello spazzacorrotti alle fondazioni. Decisione arrivata anche con il sì del M5S. "Il decreto torni subito in commissione", è stata l'esortazione di Di Maio.
Pd pronto a ritirare emendamento
Dopo le polemiche, il Pd si è detto a ritirare l'emendamento in questione. Si va quindi verso un ritorno del decreto fiscale in commissione: la maggioranza, secondo quanto si apprende, sarebbe orientata a riportare il provvedimento all'esame dei deputati per correggere la norma sulle fondazioni. Ci sarebbero anche altri aggiustamenti da fare dopo le decine di modifiche approvate durante la maratona notturna. Il testo dovrebbe arrivare in Aula domani, cioè martedì 3 dicembre, quando sarà poi avanzata la richiesta di tornare in commissione.