Riforma Giustizia, Conte: giusto prescrizione entri in vigore. Scontro Pd-M5s

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La maggioranza è divisa sul tema. Il premier prova a mediare: “Con l'accordo di tutti troveremo una soluzione”. Il ministro Bonafede: “Se obiettivo comune avanti”. I dem attaccano. Orlando: su prescrizione mancano soluzioni. Marcucci: M5S non detta agenda provvedimenti

"La norma sulla prescrizione è giusto che ci sia" anche perché gli effetti verrebbero a prodursi "negli anni a venire". Il premier Giuseppe Conte ha commentato così uno dei punti chiave della riforma sulla Giustizia che al momento sta dividendo le forze di maggioranza. Il presidente del Consiglio ha aggiunto che "questo non significa che non c'è necessità di assicurare un sistema di garanzie adeguato per assicurare il vincolo costituzionale della durata ragionevole dei processi . Sono convinto che con l'accordo di tutte le forze politiche troveremo una soluzione”.

Bonafede: processi brevi e certi, se obiettivo comune avanti

Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede è intervenuto più volte in giornata sul tema. Sulla prescrizione, ha rassicurato dicendo: "Sento un po' di discorsi su chi deve vincere. A me non interessa. Io ritegno che in Italia sia una conquista di civiltà il fatto che se si arriva alla sentenza di primo grado, dopo non è più possibile che il processo cada nel nulla. A quel punto lo Stato si deve sentire obbligato a dare una risposta di verità e giustizia". Secondo il Guardasigilli, "parlare di processi eterni è sbagliato. Noi dobbiamo fare in modo che i processi durino poco e che a un certo punto si debba arrivare alla decisione. Se questo è l'obiettivo di tutti portiamolo avanti".

Orlando: su prescrizione mancano soluzioni adeguate

Dal Pd però arrivano numerose critiche alla riforma, a partire dal vicesegretario del Partito dem Andrea Orlando: "Sono assolutamente d'accordo con Conte" quando dice che per la prescrizione "il problema è trovare un bilanciamento nell'ambito del processo. Al momento, però, le soluzioni prospettate non sono adeguate".

Marcucci: M5S non detta agenda provvedimenti

L’accordo nella maggioranza non si trova e il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci, in una nota, ha scritto: "Di Maio si tolga dalla testa l'idea che sia il M5s a dettare l'agenda dei provvedimenti del governo e che il Pd si limiti solo a votarli. Sulla prescrizione ad esempio, è fondamentale garantire tempi certi e brevi per la durata dei processi”. Alessia Rotta, vicecapogruppo vicario del Pd alla Camera, attacca: "La proposta di prescrizione così come è pensata dai grillini è irricevibile. Per noi è fondamentale una riforma che garantisca tempi certi e brevi per la durata dei processi".

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