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Manovra, tensione maggioranza: oggi il Cdm. Scontro su Quota 100

Politica

Il Cdm previsto per lunedì è stato spostato a oggi, alle 21. Braccio di ferro su taglio cuneo. Fonti Pd: fondo famiglie a cui seguirà assegno unico per i figli. Da luglio l'abolizione dei superticket. Stop a sconti fiscali per redditi alti. Conte: “Maggioranza compatta”

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Tensione nella maggioranza sulla manovra (gli aggiornamenti). Fino all'ultimo si lavora sulle misure ma il Consiglio dei ministri, previsto per la giornata di lunedì, slitta a oggi, alle ore 21. Tra i punti da limare, il taglio del cuneo fiscale per le imprese e il nodo Quota 100. Fonti del Pd fanno sapere che, tra le misure previste nella prossima legge di bilancio - oltre al taglio delle tasse sul lavoro per tre miliardi -, ci sarà subito un fondo per la famiglia, a cui seguirà poi l'assegno unico per i figli. Dovrebbe invece partire da luglio 2020 l'abolizione dei superticket. Scontro tra Iv e M5s sulla proposta di Renzi di abolire Quota 100, ipotesi che Di Maio ritiene inaccettabile. "Se qualcuno pensa di poter far partire una nuova generazione di esodati ha sbagliato governo, peraltro in Parlamento non ci sono i voti per riuscire ad abolire Quota 100, quindi resterà una poco felice fantasia di Italia Viva”, ha detto il leader pentastellato.

Tensione su Quota 100

Fonti del M5s, riportate dall’Ansa, fanno emergere la trincea del Movimento contro l'aumento delle tasse e per il taglio del cuneo alle imprese. Al centro del confronto in maggioranza, riferiscono le fonti, le imposte sulle schede ricaricabili Sim, la cancellazione retroattiva della detraibilità del 19% sull'Irpef e la volontà di rivedere quota 100. Tutte proposte che sarebbero state avanzate dal Pd e su cui il M5S invece non avrebbe alcuna intenzione di indietreggiare. Da fonti Pd invece emerge invece che "i Cinque stelle non vogliono l'aumento degli stipendi, per salvare Quota 100. Ma come all'intervento per i lavoratori noi non rinunciamo". Poco prima, il capo delegazione Pd Dario Franceschini ha ribadito su Twitter: "Per noi irrinunciabile l'aumento degli stipendi grazie alla riduzione delle tasse. Poi niente aumento Iva, eliminazione superticket, asili nido gratuiti, fondo famiglie, piano casa, lotta all'evasione, più investimenti dei comuni, green economy. Le idee Pd sono nella legge di bilancio". Sempre da fonti Pd emerge che i dem "non hanno mai proposto l'abrogazione di Quota 100 ma abbiamo semplicemente detto che alcune finestre di rinvio possono servire per evitare l'aumento dell’Iva". Cgil, Cisl e Uil al termine di un incontro al Mef si dicono “uniti nel dire che Quota 100 non si tocca" ma sul punto "il governo è ancora diviso e sta valutando".

Di Maio: "Carcere per grandi evasori e confisca"

In giornata il leader del M5s Di Maio ha ribadito: "La lotta all'evasione non la si può fare da timidi, bisogna essere decisi e chiari. Per me in Italia la lotta all'evasione la si può fare in tanti modi, anche incentivando l'uso delle carte di credito. Però la lotta all'evasione significa anche contrastare i grandi evasori. Noi ci aspettiamo che quando si approverà il testo della legge di bilancio si possa inserire il carcere per i grandi evasori e la confisca per sproporzione".

Conte: "Maggioranza compatta"

Sulla manovra "il clima di lavoro è buono, la maggioranza è compatta. È sbagliata l'impostazione di una manovra che sia la sommatoria di premure di una forza politica o di un'altra. Questo governo ha un progetto politico unitario, io sono garante che la manovra sia nell'interesse di tutti”, ha assicurato oggi il presidente del Consiglio. Modifiche a Quota 100? "Sulla misura stiamo lavorando ai dettagli, siamo in contatto con i tecnici del Mef". Il premier ha spiegato che sulla manovra il governo sta definendo gli ultimi punti: "Il punto qualificante di questa manovra è che abbiamo trovare le risorse perché l'Iva non sia rimodulata e che ci permetteranno di dare un segno della direzione di marcia" della politica economica del governo, ha aggiunto Conte.

Fonti Pd: "Fondo unico famiglia da 2 miliardi"

Prima un "fondone" per la famiglia, che arriverà subito in manovra, poi l'assegno unico per i figli. Dovrebbe essere questo, si apprende da fonti Pd, lo schema per riordinare gli aiuti alla famiglia: dal 2020 le risorse attuali bonus (nascita, bebè, voucher asili nido) confluiranno in un unico fondo che potrà contare su una dote aggiuntiva di circa 500 milioni, portando le risorse quindi a circa 2 miliardi. Nel frattempo, con una delega, si dovrebbe procedere a introdurre l'assegno unico, che potrebbe arrivare da metà anno o nel 2021.

900 mln in più per contratti P.A. in due anni

Per il rinnovo del contratto degli statali dovrebbero essere stanziati in manovra circa 900 milioni aggiuntivi per il prossimo biennio, emerge da fonti vicine al dossier. Si tratta di risorse che si aggiungono ai quasi 1,8 miliardi già a bilancio per il periodo 2019-2021.

Da luglio 2020 abolizione superticket

Dovrebbe invece partire da luglio 2020 l'abolizione dei superticket. Lo spiegano diverse fonti di governo. La data non sarebbe ancora stabilita, in attesa della definizione complessiva della manovra, ma l'ipotesi più probabile, alla luce delle risorse, è che l'intervento parta a metà anno. Ci sarebbe comunque l'intesa per l'abolizione totale dal 2020. 

Ipotesi stop sconti fisco per redditi alti

Tra le nuove ipotesi, anche una prima rimodulazione delle tax expenditures, con le detrazioni fiscali che andrebbero a ridursi, fino ad azzerarsi, a partire dai redditi sopra i 100-120mila euro coinvolgendo "solo l'1% dei contribuenti". Si tratterebbe, viene sottolineato nella maggioranza, di un intervento "soft, molto selettivo e non retroattivo". Le nuove regole per gli sconti fiscali si applicherebbero a partire dalle spese del 2020, quindi con effetti sulle dichiarazioni dei redditi 2021.