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Def 2020, oggi la discussione in Senato: ecco le ultime novità sulla manovra finanziaria

Politica

La Nota di aggiornamento al Def sarà discussa oggi dall'Aula del Senato mentre procede su un binario parallelo il decreto fiscale che dovrebbe anticipare alcuni grandi temi della Legge di bilancio 2020

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Dopo il via libera della commissione Bilancio del Senato alla nota di aggiornamento al Def, oggi il provvedimento sarà all'esame dell'Aula di Palazzo Madama. Il principale nodo da sciogliere riguarda le coperture derivanti dalla lotta all'evasione. Il governo valuta possibili entrate per oltre 7 miliardi da questo fronte ma le cifre non convincono le principali istituzioni chiamate a valutare la nota di aggiornamento al Def. Dalla Banca d'Italia alla Corte dei Conti arrivano perplessità sulle aspettative di gettito, anche perché le misure, osservano, non sono definite. Controlli più rigidi sono in arrivo per la compensazione tra crediti e debiti tributari o contributivi. L'ipotesi per combattere le indebite compensazioni da parte delle aziende è stata anticipata anche dal presidente dell'Inps, Pasquale Tridico. Allo studio c'è la possibilità, grazie all'incrocio dei dati tra Inps, Agenzia delle entrate e Inail, di recuperare le false compensazioni da parte delle aziende. "Un pacchetto di risorse che puo' arrivare fino a 5 miliardi già nel 2020", ha spiegato Tridico. 

Incentivi fiscali per chi usa pagamenti tracciabili

Il premier Giuseppe Conte e il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri si sono parlati a margine del voto alla Camera sul taglio dei parlamentari ed è possibile che nel weekend ci possa essere un vertice sulla manovra allargato ai capidelegazione per definire gli ultimi dettagli. Via libera all'introduzione di un sistema di incentivi fiscali (bonus e sgravi) per chi utilizza pagamenti tracciabili mentre non sarà tassato il contante, come ha puntualizzato lo stesso Ministro. Il decreto fiscale dovrebbe inoltre mettere a punto gli ultimi dettagli della tanto attesa lotteria degli scontrini, che partirebbe dal prossimo primo gennaio. E il dl conterrà, secondo quanto si apprende, anche un riordino dei bonus e delle detrazioni e lo stop alla retroattività dell'Iva sulle scuole guida.

Si allontana ipotesi assegno unico per i figli

L'assegno unico per i figli non si può fare toccando gli 80 euro. Ma la maggioranza insiste e chiede, nella risoluzione alla Nota di aggiornamento al Def, che la misura arrivi subito, già con la prossima manovra, nonostante sia il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri a lanciare l'altolà sulle ipotesi di declinare in chiave familiare il bonus Irpef voluto dal governo Renzi. Se si vorrà perseguire la strada del riordino degli incentivi alla natalità e dei sostegni alle famiglie bisognerà però cercare altre vie. E soprattutto, altre coperture. Per ora, infatti, ci sarebbero al massimo 500 milioni da investire, in manovra, per abbattere le rette degli asili nido, costruirne di nuovi e portare a 10 giorni il congedo di paternità. Ma senza gli 80 euro all'appello mancano 10 miliardi. Il percorso resta a ostacoli: c'è il pressing del Forum delle famiglie, che proprio della trasformazione degli 80 euro faceva il perno della sua proposta per avviare subito la "rivoluzione" dell'assegno unico.