L'ex premier ufficializza l'uscita dal partito. In settimana i nuovi gruppi autonomi con una trentina di parlamentari. Zingaretti: "Ci dispiace, è un errore, ma ora pensiamo al futuro degli italiani". Franceschini: è un grande problema
Marattin: con Renzi 20 senatori e 10 deputati
Nobili: non vogliamo le poltrone
Marattin a Sky Tg24: scelta Renzi rafforza il governo
Salvini: Di Maio ormai è ministro Vinavil
Casini: Renzi leader che stimo ma io non consigliere occulto
"Non sono consigliere né occulto né palese di nessuno e, dopo tanti anni di vita parlamentare, non mi interessano le dinamiche del Pd, partito a cui peraltro non appartengo. E' vero invece che ho sempre stimato e stimo Renzi, che ritengo uno dei pochi leader presenti oggi nella politica italiana. Peraltro, come tutti i leader, è notoriamente alieno ai consigli".
Salvini: da Renzi non mi aspetto dignità. Storia annunciata
Meloni: da Renzi intervista penosa. Ormai è pentapartito
Letta: scissione Renzi senza ragioni politiche
Palazzo Chigi: quadro più chiaro se scelta Renzi fosse avvenuta prima del governo
Bonetti: da Renzi responsabilità e coraggio, la sua strada è la mia
Calenda: quella di Renzi è una scissione parlamentare
Quella di Matteo Renzi dal Pd è "una scissione parlamentare che non ha nulla di diverso rispetto ai comportamenti che originariamente voleva rottamare". Lo afferma l'europarlamentare ed ex ministro Carlo Calenda secondo il quale occorre portare ai vertici della nazione "una classe dirigente di persone serie. Più attente alla gestione quotidiana di problemi complessi, piuttosto che abituate a riempirsi la bocca di riforme che non vengono mai fatte. Questo mi sembra anche l'approccio dei rosso-gialli al governo".
Di Maio: Renzi? Questione del Pd, non è un problema
Bellanova: sto con Renzi, fuori luogo parlare di scissione
"Ho sempre detto in questi giorni che al momento opportuno avrei detto da che parte sto con la franchezza che mi caratterizza. Sto con Matteo Renzi". Così la ministra dell'Agricoltura, Teresa Bellanova, secondo cui quello dell'ex presidente del Consiglio, "è un progetto politico ambizioso. Guarda al futuro del Paese e dell'Europa, nel tentativo di interpretare e catalizzare quello che nella società italiana nasce e si muove e non trova più interlocutori competenti, affascinanti e credibili tra le forze politiche". Per questo, scrive Bellanova sul suo profilo Facebook, "la parola scissione è fuori luogo e pericolosa per interpretare quello che sta avvenendo. Non è scissione ma sincera presa d'atto di una difficoltà di coesistenza tra anime diverse che in questi anni si e' fatta sempre più evidente"
Renzi: con me una trentina di parlamentari. VIDEO
Giachetti: chi oggi piange ha lavorato per scissione
"La scissione non nasce oggi. E molti di quelli che oggi piangono hanno lavorato strenuamente perché accadesse. La strutturale modifica dello statuto che si sta operando, figlia del risultato congressuale, è la trasformazione e lo snaturamento del Pd. Quando si immagina di non fare più le primarie, quando si pensa che non c'e' più la coincidenza fra segretario e candidato premier, significa che si cambia radicalmente il Pd". Lo ha detto Roberto Giachetti a Radio Capital. "Quando dal punto di vista politico nella nuova segreteria si fa la scelta di mettere a responsabile del lavoro chi rinnega le riforme di Renzi e alle riforme chi ha fatto i comitati per il no, è chiaro che sono tutti segnali che ti spingono a dire che non ce n'e' più'" "Non è da oggi che Matteo Renzi e alcuni di noi vengono considerati un corpo estraneo all'interno del Pd", insiste Giachetti,
Pd: Gentiloni, teniamocelo stretto e guardiamo avanti
Salvini: Renzi che pena,cosa non si fa per la poltrona
Renzi.