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Governo Conte, 42 sottosegretari tra cui 10 viceministri: 21 M5S, 18 Pd, 2 Leu, 1 Maie

Politica

Fra i viceministri, Misiani e Castelli al Mef, Buffagni al Mise, Crimi e Mauri all'Interno, Sereni e Del Re agli Esteri. A Palazzo Chigi, Martella all'Editoria e Turco alla Programmazione economica. 14 sono donne. Il dicastero più "rosa" è il Mise

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I sottosegretari del governo Conte bis saranno 42, tra cui 10 viceministri: 21 del M5S, 18 del Pd, 2 di Leu e uno del Maie. I nomi, dopo giorni di trattative tra Movimento 5 Stelle e Partito democratico, sono arrivati al termine del Consiglio dei ministri che si è concluso poco prima delle 11 (LA FOTOGALLERY). I 42 sottosegretari del governo giallorosso giureranno a Palazzo Chigi lunedì alle 10, dieci di loro assumeranno poi le funzioni di viceministro. Il Movimento conserva sia una maggioranza di sottosegretari sia di viceministri: ne avrà 15 e 6, mentre 14 e 4 saranno del Partito democratico.

L'elenco dei sottosegretari

I nuovi sottosegretari alla presidenza del Consiglio sono Mario Turco (M5S), con delega alla Programmazione economica e investimenti, e Andrea Martella (Pd), con delega all'Editoria. Non risulta assegnata la delega ai Servizi, che dovrebbe tenere il premier Giuseppe Conte.
Sottosegretari ai Rapporti con il Parlamento sono Simona Malpezzi (Pd) e Gianluca Castaldi (M5S).
Agli Affari europei Laura Agea (M5S).
Agli Esteri i sottosegretari sono Ivan Scalfarotto (Pd), Manlio Di Stefano (M5S) e Riccardo Merlo (Maie).
Achille Variati (Pd) e Carlo Sibilia (M5S) sottosegretari all'Interno.
Alla Giustizia Vittorio Ferraresi (M5S) e Andrea Giorgis (Pd).
Alla Difesa Angelo Tofalo (M5S) e Giulio Calvisi (Pd).
Tre i nomi all'Economia: Pierpaolo Baretta (Pd), Alessio Villarosa (M5S) e Cecilia Guerra (Leu).
Al Mise i sottosegretari saranno Alessandra Todde (M5S), Mirella Liuzzi (M5S), Gianpaolo Manzella (Pd) e Alessia Morani (Pd).
Alle Politiche agricole va Giuseppe L'Abbate (M5S).
All'Ambiente Roberto Morassut (Pd).
Alle Infrastrutture i sottosegretari sono Roberto Traversi (M5S) e Salvatore Margiotta (Pd).
Al Lavoro Stanislao Di Piazza (M5S) e Francesca Puglisi (Pd).
All'Istruzione Lucia Azzolina (M5S) e Giuseppe De Cristofaro (Leu).
Alla Cultura Anna Laura Orrico (M5s) e Lorenza Bonaccorsi (Pd).
Alla Salute, infine, il sottosegretario è Sandra Zampa (Pd).

I 10 viceministri

Per quanto riguarda i viceministri, questi i nomi arrivati alla fine del Cdm: all'Economia Antonio Misiani (Pd) e Laura Castelli (M5S); allo Sviluppo economico Stefano Buffagni (M5S); agli Esteri Marina Sereni (Pd) e Emanuela Del Re (M5S); alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri (M5S); alla Salute Pierpaolo Sileri (M5S); all'Istruzione Anna Ascani (Pd); all'Interno Matteo Mauri (Pd) e Vito Crimi (M5s).

14 donne su 42

Delle 42 persone, tra sottosegretari e viceministri, nominate dal Cdm, le donne sono 14. Anche tra i ministri le donne sono 7 su 22 (IL GIURAMENTO). Il dicastero più "rosa" è il Mise, con tre sottosegretarie.

Le reazioni

“È una bella squadra, piena di competenze ed impostata per rafforzare il governo in modo da arrivare fino a fine legislatura”, ha commentato il ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora. Nel Pd, invece, monta la polemica per l’assenza di esponenti toscani, per qualcuno una punizione contro Renzi e i "suoi". Insorgono la Boschi e Nardella, e si riaffaccia lo spettro della scissione. Per Zingaretti “tormentoni basati sul nulla”. Duro Matteo Salvini: “Continua la vergognosa spartizione di posti e poltrone di Pd e M5s. Festeggiate e mangiate finché siete in tempo, tanto prima o poi gli italiani vi manderanno a casa”, ha scritto su Facebook il leader della Lega.