In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Conte bis, Matteo Salvini: "Un governo nato tra Parigi e Berlino"

Politica

Il leader della Lega ha commentato su Facebook la nascita del nuovo esecutivo sostenuto dall’alleanza M5s-Pd: “Un governo nato tra Parigi e Berlino e dalla paura di mollare la poltrona, senza dignità e senza ideali”

Condividi:

"Un governo nato tra Parigi e Berlino e dalla paura di mollare la poltrona, senza dignità e senza ideali, con persone sbagliate al posto sbagliato. Lavoriamo come e più di prima, non potranno scappare dal giudizio degli Italiani troppo a lungo: siamo pronti, il tempo è galantuomo, alla fine vinceremo noi". Così il leader della Lega Matteo Salvini ha commentato su Faceboook la nascita del nuovo governo Conte sostenuto dall'alleanza M5s-Pd (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA LISTA DEI MINISTRI - IL VIDEO DEL GIURAMENTO - LE FOTO DEL RITO).

Gli ultimi provvedimenti: il censimento nei campi nomadi

Salvini ha lasciato il dicastero poche ore prima del giuramento del nuovo governo con due ultimi provvedimenti: un censimento degli abitanti negli insediamenti nomadi e il restauro di importanti opere come quello di una versione della 'Gioconda', coeva a quella originale e nata nella bottega di Leonardo. ”Sono orgoglioso di aver perso sette ministeri adesso, per preparare un governo serio e forte che duri dieci anni poi", ha detto Salvini in tv. E attraverso il ministero ha fatto sapere che il suo lavoro continua. Così come il percorso della sua direttiva, firmata lo scorso 15 luglio, è avviato: il Viminale è al lavoro per elaborare i dati degli insediamenti di comunità rom, sinti e camminanti. L'obiettivo è "ottenere una fotografia aggiornata e approfondita della situazione per assicurare migliori condizioni di vivibilità e rispetto delle regole”.

I fondi per il restauro di importanti opere

Non solo sicurezza. Salvini rivendica anche gli "investimenti fatti su arte e cultura", ricordando le opere restaurate anche grazie all'impegno del Viminale, che ha valorizzato il patrimonio al Fondo Edifici di Culto (Fec), di cui si occupa il ministero dell'Interno. Tra i maggiori contributi, in vista della mostra nazionale su Leonardo da Vinci, che sarà inaugurata il 6 ottobre a Roma, c'è "il lavoro svolto dalla restauratrice, Cinzia Pasquali, che negli ultimi mesi ha lavorato al recupero del quadro 'Salvator Mundi' e una versione della 'Gioconda' coeva a quella esposta al Louvre. Quest'ultimo dipinto è stato realizzato nella bottega di Leonardo, registrando i cambiamenti che il maestro apportava all'opera originale.