"Vedo un buon clima, M5s e Pd sono disposti a un progetto per il Paese", dice il premier incaricato. Quanto alla tensione sulla squadra, non ne parla ma condivide l'intervento di Grillo: "Guardiamo al futuro". Salvini apre ai grillini: "Porte della Lega sempre aperte"
Anche il presidente del Pd Gentiloni sposa l'idea della rinuncia ai due vicepremier
Ritwittando Dario Franceschini - come fatto poco prima anche dal Pd Andrea Marcucci - il presidente dei dem prende posizione sposando l'idea lanciata da Dario Franceschini: rinunciare dal tutto alla figura dei vicepremier per uscire dall'impasse sulle nomine
Marcucci d'accordo con Franceschini sull'ipotesi del senza vicepremier
Nodo vicepremier
Se Conte deciderà alla fine di lasciare l'unico vice premier al Pd, i restanti incarichi del governo si andrebbero a incasellare quasi automaticamente. Ma se alla fine Conte sceglierà Di Maio, allora l'impalcatura della squadra di governo potrebbe cadere. Per questo nel Pd c'è chi non esclude che il premier incaricato possa optare per nessun vice e farsi affiancare da due sottosegretari a Palazzo Chigi. "Una soluzione che tornerebbe utile allo stesso Conte per operare con maggiore autonomia", viene fatto notare. Una soluzione sposata da Dario Franceschini, nome in corsa per l'incarico, che, raccogliendo l'appello di Beppe Grillo, invita i due partiti alla "generosità" perché "una sfida così importante per il futuro di tutti non si blocca per un problema di 'posti', quindi "Per riuscire a andare avanti allora cominciamo a eliminare entrambi i posti da vicepremier".
Conte lavora a sintesi
Indicato 'dai' Cinque Stelle, ma non 'dei' Cinque Stelle. In collegamento dalla Versiliana, dove ha risposto alle domande di Peter Gomez e Marco Travaglio, il presidente del Consiglio incaricato offre una chiave di lettura che potrebbe tornare utile anche per affrontare il nodo vice premier. Conte, in altre parole, non fa mistero del fatto di essere stato scelto dai Cinque Stelle, ma rivendica anche una sua terzietà nel ruolo di premier. Tanto da ricordare che alle ultime elezioni politiche ha votato sì per M5s, ma per la semplice ragione che Di Maio è compagni lo avevano "indicato come ministro". Una presa di posizione importante visto che proprio sull'interpretazione del ruolo di Conte si consuma il duello tra PD e M5s.
Franceschini: per andare avanti, via i vicepremier
Per una volta #BeppeGrillo è stato convincente. Una sfida così importante per il futuro di tutti non si blocca per un problema di “posti”. Serve generosità. Per riuscire a andare avanti allora cominciamo a eliminare entrambi i posti da vicepremier.
Salvini: Conte, da avvocato del popolo a avocato della casta
Salvini: Conte già scarica i Cinque Stelle, che tristezza
"Conte ha già scaricato i 5Stelle e ha abbracciato con entusiasmo il suo Pd. Che tristezza, da avvocato del popolo a avvocato della casta. Non potranno scappare dal voto all'infinito, noi lavoriamo e ci prepariamo a vincere": così questa mattina il leader della Lega Matteo Salvin
Conte: Beppe Grillo ci invita a guardare al futuro
Conte: governo martedì, al massimo mercoledì
Giuseppe Conte conferma la deadline trapelata da fonti di palazzo: governo entro martedì, al massimo mercoledì
Conte: io premer M5S? Non è definizione appropriata
Il presidente incaricato, durante la diretta dal festival "la Versiliana" de Il fatto quotidiano respinge di essere un presidente del Consiglio del M5S. "Io premier del Movimento? Non è una definizione appropriata", dice Conte. "Bisogna attenersi ad alcuni dati di fatto oggettivi. Io non sono iscritto al M5S, non partecipo alle riunioni del gruppo dirigente politico, non ho mai incontrato i gruppi parlamentari, anzi mi piacerebbe farlo per spiegare il programma. Resta il dato che c'è molta vicinanza, li conosco da tempo, lavoro con il M5S molto bene e il Movimento mi ha designato come ministro", spiega Conte rispondendo a chi gli chiede se è esatto definirlo un presidente del Consiglio "5 Stelle".
Conte: evitare governo tutto maschile
Alla trattativa per la formazione del governo lavorano solo uomini. Conte:"lavorerò per evitare che il nuovo governo sia formato da soli uomini. Mi impegnerò per dare i giusti riconoscimenti"
Conte: io non sono un premier per tutte le stagioni
"L'ho dimostrato con i fatti che non sono un premier per tutte le stagioni, quando al Senato è stata ritirata la mozione di sfiducia, quindi concretamente mi è stata proposta una rinnovata stagione, l'ho rifiutata". L'ha detto il premier incaricato Giuseppe Conte in diretta da Palazzo Chigi con la festa del Fatto Quotidiano alla Versiliana.
Conte: Pd e M5S hanno punti programmatici comuni
I punti in comune tra Pd e M5S sono tanti, tra questi:
1) determinazione a realizzare progetto di ampia portata
2) consapevolezza che Italia va sburocratizzata
3) dobbiamo essere più competitivi, rafforzare l'export
4) incentivare investimenti sostenibili
5) Pd e M5S hanno molta consonanza nei punti programmatici
Conte: discontinuità? E' fare cose che andavano fatte
"Cosa significa discontinuità"? "Aprire un'ampia stagione riformatrice per il Paese, mettere in primo piano una visione del Paese di economia sostenibile, economia circolare. Fare cose non stratosferiche ma che andavano fatte e non siamo riusciti a farle, e farle con la massima determinazione. E' la più grande sfida". L'ha detto il premier incaricato Giuseppe Conte in diretta da Palazzo Chigi con la festa del Fatto Quotidiano alla Versiliana.
Conte: buon clima di lavoro
Tra M5s e Pd "c'è un buon clima di lavoro". Lo ha detto il presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, intervenendo alla festa per i dieci anni del Fatto Quotidiano. Si lavora, ha aggiunto, "a progetto comune finalizzato al bene del Paese".
Conte: i ministri non sono una priorità, conta il programma
Conte: aprire ampia stagione riformatrice per il Paese
"Governo di discontinuità significa inaugurare una ampia stagione riformatrice per il Paese", dice il premier incaricato, Giuseppe Conte, al festival "La Versiliana" - LA DIRETTA .
Morra (M5s), se lavora male o non lavora si torni alle urne
Il governo M5s-Pd "dura fino a quando lavora e lavora bene. Se dovesse iniziare a lavorare male o peggio a non lavorare se ne dovrà prendere atto e tornare alle urne". Lo ha detto Nicola Morra, senatore del Movimento 5 stelle, intervenendo alla festa per i dieci anni del Fatto Quotidiano alla Versiliana.