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Crisi governo, Di Maio: "Conte unico nome". Zingaretti: "Troveremo soluzione"

Muro contro muro sul nome del premier. Di Maio non arretra: "Non si può aspettare altro tempo su delle cose semplicemente di buon senso. E' assurdo. L'Italia non può aspettare il Pd". Zingaretti ribadisce la necessità di "discontinuità anche sui nomi"

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Cacciari, accordo M5s-Pd è manovra indecente

 
 
I deputati grillini "non vogliono andare a casa. E i dirigenti ne sono consapevoli. Quindi, il doppio forno è di tutti". Lo dice Massimo Cacciari, che giudica il possibile accordo Pd - M5s "una manovra di Palazzo indecente". L'ex sindaco di Venezia trova "surreale che, dopo aver sparato a palle incatenate per anni, essersi insultati, essersene dette di tutti i colori, adesso Pd e 5 Stelle cerchino accordi senza aver fatto un minimo di autocritica. Non erano dei populisti terribili? 
- di Maurizio Odor

 Casini: è sbagliato il veto su Conte

 
Dopo anni di scontri e incomprensioni è ovvio, che tra Pd e M5s il percorso "sia accidentato". Ma rinunciare, "sarebbe irresponsabilità allo stato puro". Lo dice Pier Ferdinando Casini che giudica "sacrosanta" la richiesta di Zingaretti a Di Maio di chiudere il forno "se è ancora aperto" con La Lega, mentre non comprende il veto del segretario del Pd sul nome di Conte. "Il più interessato ad agitare l'ipotesi del doppio forno è proprio Salvini - spiega. Ma credo che Salvini lanci fake news, faccia fuffa".
 
 
- di Maurizio Odor

Vendola: alleanza con M5s per difesa Repubblica

 
Tentare di fare un governo con i 5Stelle "non è una trama di Palazzo, è la legittima difesa della nostra Repubblica e della Costituzione". Lo dice l'ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.  Per l'esponente della sinistra "siamo nel gorgo di una crisi di sistema che scuote dalle fondamenta la democrazia". Più che stupirsi, "cerchiamo piuttosto di capire come siamo finiti dentro le comiche di questa vera tragedia". Vendola spera che "nasca un governo di svolta. Le sinistre e i 5Stelle trovino il coraggio di andare oltre i reciproci pregiudizi". L'urgenza e' "fermare tutto cio' che Salvini incarna". Per lui, il leader della Lega "non e' solo la destra. E' il tribalismo identitario contro la modernità, è il mix di revolver e rosario che cambia i connotati allo Stato di diritto". 
- di Maurizio Odor

Sondaggio: Lega in calo (33,7%): Elettori 5s: 43% preferisce un governo con il Pd

 
 
 Il dato più significativo che emerge dal sondaggio Winpoll-Sole24ore, pubblicato oggi dal quotidiano, sulle intenzioni di voto degli italiani è il "calo della Lega". Se alle Europee il Carroccio ha registrato il 34,3% dei consensi, "nel sondaggio del 30 luglio era stimata al 38,9%, oggi è scesa al 33,7%". Mentre M5s "recupera rispetto al sondaggio di luglio e il Pd conferma la crescita che si era  già manifestata negli ultimi mesi". Per quanto riguarda le preferenze degli elettori rispetto alla soluzione della crisi, dal sondaggio del quotidiano economico emerge che "Solo il 7% degli elettori leghisti e il 16% dei grillini vedono una nuova alleanza gialloverde. La maggioranza degli italiani (41%) vuole il voto". Nel dettaglio però "solo il 21% degli elettori del Pd vorrebbe le urne mentre il 62% preferisce un governo con il M5s. Dall'altra parte - viene spiegato - l'83% degli elettori della Lega vogliono le elezioni insieme a quelli di FdI e di Forza Italia". Per quel che riguarda gli elettori grillini "solo il 22% vuole il voto in autunno, mentre il 43% preferisce un governo con il Pd". 
- di Maurizio Odor

Marcucci: Di Maio deve giocare a viso aperto

 
 
Le parole di Giuseppe Conte da Biarritz, sono state particolarmente apprezzate da Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato, impegnato in questi giorni nelle trattative con il M5s: "Serve un progetto riformatore per l'Italia, non uno scontro sul nome del leader. E' un bene inoltre che Conte abbia chiuso in modo irrevocabile con Salvini. Per Marcucci "Di Maio deve giocare a viso aperto, dirci quali sono le questioni pregiudiziali per lui, ben sapendo che ci sono nomi che aiutano a trovare un'intesa rapida e nomi che possono renderla quasi impossibile". Deve prevalere "lo sforzo di trovare nomi condivisi" e "concentrarsi sulle cose che uniscono". Di Maio "non è certo un nome che potrebbe unire l'alleanza". Mentre Fico da presidente della Camera, "è stato certamente meno coinvolto nel governo giallo-verde. 
- di Maurizio Odor

Conte a Biarritz, pranzo di lavoro con leader G7

 
 
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parteciperà oggi alla seconda giornata del Vertice G7 in corso a Biarritz, Francia.
  
- di Maurizio Odor

Landini (Cgil): esecutivo deve cambiare politiche lavoro

 
 
Alla Cgil interessa principalmente "che ci sia un governo che cambi le politiche di questi anni, e non mi riferisco solo al governo Conte ma anche ai precedenti". Lo dice il Segretario della Confederazione Generale del Lavoro. "Ora in Europa c'èl'occasione di cambiare le politiche di austerità'" sottolinea. Di fronte alle offerte della Lega per ricreare l'alleanza con il M5s, Landini si chiede "dopo 4 mesi di litigi feroci, dopo una crisi in pieno agosto che mette a rischio i conti pubblici e blocca molte misure attese da lavoratori sull'orlo del licenziamento - che serietà potrebbe avere un simile governo, nato solo per difendere potere e poltrone". 
 
- di Maurizio Odor
 
- di Redazione Sky Tg24

Marcucci (Pd): "Conte? Basta ultimatum, M5s faccia nomi condivisi"

"Ho particolarmente apprezzato le parole che" Giuseppe Conte "ha usato ieri da Biarritz. Serve un progetto riformatore per l'Italia, non uno scontro sul nome del leader. E' un bene inoltre che Conte abbia chiuso in modo irrevocabile con Salvini. Altro che i bizantinismi usati da Di Maio nelle stesse ore". Lo dice Andrea Marcucci, presidente dei deputati Pd, intervistato da La Stampa. "Non esiste un problema Conte - sottolinea l'esponente dem -, Di Maio deve giocare a viso aperto, dirci quali sono le questioni pregiudiziali per lui, ben sapendo che ci sono nomi che aiutano a trovare un'intesa rapida e nomi che possono renderla quasi impossibile. Sarebbe meglio evitare veti e anche ultimatum: Di Maio dovrebbe riuscire nello sforzo di proporre al Pd nomi che possono costruire un punto di mediazione", conclude Marcucci.
- di Redazione Sky Tg24

Tria: conti pubblici vanno meglio, possibile disinnescare Iva

"Ci sono margini di manovra. Anche a leggi vigenti, senza altre misure, il deficit per il 2020 sarebbe sostanzialmente inferiore al 2,1 % del prodotto lordo (Pil) previsto nel Documento di economia e finanza di aprile scorso. Siamo molto sotto quel livello. E' il risultato di una politica di bilancio che ha permesso di portare avanti i programmi voluti dalle forze politiche, ma mantenendo i saldi di bilancio sotto controllo". Lo dice il ministro dell'Economia Giovanni Tria al Corriere della Sera, in merito alle clausole di aumento automatico di Iva e accise da 23 miliardi a gennaio. Il deficit 2020 è di 0,3% del Pil inferiore al previsto? "Anche di più di 0,3%. Ovviamente sono previsioni, soggette a correzioni legate all'andamento dell'economia e alle aspettative", spiega il titolare del dicastero di via XX Settembre. Le clausole sarebbero da meno di 23 miliardi? "Penso sarebbero certamente minori dell'ammontare delle clausole di salvaguardia previste per il 2020 dai programmi del governo precedente".
- di Redazione Sky Tg24

Nazareno: "Fico? Sarebbe ottimo punto partenza"


Se il M5s facesse il nome di Roberto Fico sarebbe "un ottimo punto di partenza". Cosi' fonti del Nazareno commentano l'ipotesi che sembra crescere nelle ultime ore e che vedrebbe il presidente della Camera possibile premier di un governo M5s-Pd. L'idea è emersa in un vertice della maggioranza Pd e vedrebbe concordi i renziani. Fonti del Nazareno, interpellate sulla posizione del segretario Zingaretti, affermano: l'ipotesi di Fico emerge "da ambienti M5S, se poi si concretizzasse sarebbe un ottimo punto di partenza".
 

- di Redazione Sky Tg24

Brexit, dazi, Amazzonia: al via i lavori del G7 a Biarritz, in Francia. LE FOTO | Sky TG24

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- di Redazione Sky Tg24