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Migranti, Von der Leyen a Conte: "Solidarietà non unilaterale, serve nuovo patto"

Politica

Il presidente del Consiglio ha accolto la presidente della Commissione Europea a Palazzo Chigi, rivendicando "un portafoglio economico di primo piano, perché riteniamo che un portafoglio del genere sia adeguato alle responsabilità che vuole assumersi l'Italia"

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Bilaterale a Palazzo Chigi a Roma tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen (CHI E'). Il premier italiano ha colto l'occasione per rivendicare subito "un portafoglio economico di primo piano, perché riteniamo che un portafoglio del genere sia adeguato alle ambizioni e alle responsabilità che vuole assumersi l'Italia". Intanto, von der Leyen ha assicurato di voler "proporre un nuovo patto per le migrazioni e asilo, abbiamo bisogno di una nuova soluzione" (VIDEO).

Migranti, von der Leyen: "Solidarietà non è unilaterale"

"Vogliamo che le nostre procedure siano efficaci, efficienti ma anche umane - ha detto la presidente della Commissione nel corso delle dichiarazioni congiunte con il premier italiano - Non è un compito facile, ma abbiamo capito tutti che non esistono soluzioni facili". "È necessario rivedere il concetto di ripartizione degli oneri. Sappiamo che Italia, Spagna, Grecia sono geograficamente esposte: è fondamentale poter garantire la solidarietà ma ciò non è mai un processo unilaterale", ha aggiunto.

“Superare divisioni, impegno su cambiamenti climatici”

Prima dell'inizio del bilaterale la presidente ha affermato che l'obiettivo politico primario "è superare le divisioni, tra nord e sud, est e ovest, piccoli paesi e gradi paesi”. Ursula von der Leyen ha anche aggiunto che "un'Ue unita ha bisogno di un'Italia forte e prospera” e che "servono nuove iniziative più ambiziose per quanto riguarda il cambiamento climatico, io vorrei che l'Europa fosse il primo continente neutro nel 2050, obiettivo molto ambizioso. Il tempo è poco dobbiamo agire”.

Conte: "Ue si riavvicini ai cittadini"

Nel corso dello "scambio di vedute", Conte ha invece annunciato "che per riavvicinare l'Ue ai cittadini, per contrastare il rischio della sfiducia e della disillusione, dovremo impegnarci ancora di più per un'Europa che sappia offrire soluzioni concrete e adeguate" alle richieste dei cittadini. "Occorre un rilancio per il Sud e vogliamo il pieno sostegno dell'Europa", ha poi chiesto il premier.

"Crescita e lavoro le priorità dell'Italia in Ue, rivedere trattato di Dublino"

Tra le priorità proposte dall'Italia all'Unione Europea, il presidente del Consiglio ha poi sottolineato che sono importanti "l'impulso alla crescita, le politiche attive per il lavoro soprattutto dei giovani" ed è necessario "dosare le politiche della crescita in modo differente tenendo conto delle aree disagiate tra le quali il nostro mezzogiorno". Per quanto riguarda il tema migranti, il premier ritiene che si debba "rivedere Dublino, non è pensabile che il problema rimanga sulle spalle del paese di primo arrivo, come ancora accade".

"Valorizzare parlamento europeo"

Tra gli argomenti toccati durante le dichiarazioni congiunte, Conte ha parlato anche del ruolo del parlamento europeo. "Vogliamo che le decisioni assunte dalle istituzioni Ue siano e vengano percepite dai cittadini come sempre più chiare, sempre più trasparenti. L'Italia è per valorizzare ancor di più il ruolo del Parlamento Ue" ha spiegato il premier per poi aggiungere anche che se le priorità delle commissione convergeranno con quelle della nostra nazione "la commissione ne guadagnerà una concreta sintonia con l'Italia, paese fondatore e terza economia del continente, che vuole giocare un ruolo di protagonista".

L'arrivo di Ursula von der Leyen

La presidente della Commissione Europea è arrivata a Roma questa mattina per una colazione di lavoro a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte dopo aver incontrato, in questi giorni, diversi capi di Stato e di governo dei Paesi dell'Ue. Ursula von der Leyen è già stata a Berlino, Parigi, Varsavia e Madrid. Oggi è in Italia per discutere, fra l'altro, anche del portafoglio da assegnare al nostro Paese.