Scontro nel governo, Salvini: "Per Spadafora sono maschilista? Pensi a lavorare"

Politica

Il sottosegretario con delega alle Pari Opportunità, in un’intervista a Repubblica, ha citato il ministro dell’Interno come esponente politico che insulta le donne. Compatta la replica leghista, che chiede le scuse o le dimissioni del pentastellato

Nuovo fronte di scontro tra M5s e Lega. A scatenare la polemica questa volta è un’intervista rilasciata a Repubblica dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle Pari Opportunità, Vincenzo Spadafora, che, parlando di una "pericolosa deriva sessista” che affligge l'Italia, con l'aggravante che gli "insulti alle donne arrivano proprio dalla politica, anzi dai suoi esponenti più importanti", ha citato come esempi di insulti contro le donne "gli attacchi verbali del vicepremier alla capitana Carola" definita "criminale, pirata, sbruffoncella. Parole, quelle di Salvini, che hanno aperto la scia dell'odio maschilista contro Carola, con insulti dilagati per giorni e giorni sui social”, sostiene l’esponente pentastellato, riferendosi alla vicenda della capitana della nave Sea Watch con cui si è duramente scontrato il leader del Carroccio. Compatta la replica leghista, che chiede le scuse di Spadafora o, in alternativa, le dimissioni. Mentre lo stesso Salvini, in conferenza stampa al Cara di Mineo, replica: "Per me il governo dura altri 4 anni, spero, certo se ogni giorno c'è un sottosegretario del Movimento 5 stelle che si alza la 'spara', diventa impegnativo... Lavorassero, se invece hanno voglia di fare polemica io son qua a fare il mio lavoro e vado a fare un giro nel centro liberato".

Salvini: “Prima Di Stefano, oggi quest’altro..”

“Non so quanti siano i sottosegretari dei 5 Stelle, però se copriamo i 30 giorni del mese diventa impegnativo - ha continuato ironicamente il ministro dell’Interno - Nel senso che ieri l'altro Di Stefano mi ha dato del panzone, va bene, de gustibus, oggi quell'altro mi dà del sessista, maschilista, razzista e quant'altro non... lavorassero”. Il riferimento è alla polemica di due giorni fa, quando il sottosegretario agli Esteri ha attaccato il ministro dell'Interno dopo le polemiche nella maggioranza sul caso del veliero Alex, dichiarando che “Salvini si sente Maradona, ma è come Higuain fuori forma”.

Ira dei leghisti: “Dimissioni”

L’intervista di Spadafora ha suscitato l'ira dei leghisti che, con i capigruppo al Senato e alla Camera Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, ne hanno chiesto subito le dimissioni. Richiesta confermata più tardi dallo stesso Salvini. "Cosa sta a fare Spadafora al governo con un pericoloso maschilista? Se pensa che sono così brutto e cattivo, fossi in lui mi dimetterei e farei altro, ci sono delle Ong che lo aspettano”, ha detto, durissimo, il ministro dell’Interno. Mentre Erika Stefani, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, ha commentato: "Utilizzare il dramma della violenza che troppe donne hanno subito o subiscono per attaccare Salvini è vile. Un comportamento che male si addice a chi ha un incarico di Governo così delicato come quello che ricopre Spadafora e che quindi andrebbe ripensato. Sono costernata. La politica non dovrebbe mai arrivare a questo livello”. Solidarietà a Salvini è stata espressa anche dal ministro dell'Istruzione Marco Bussetti "per gli attacchi ricevuti dal sottosegretario Spadafora. È inaccettabile strumentalizzare il tema della violenza sulle donne per demonizzare il nostro ministro che sta difendendo il Paese".

Rinviata conferenza Spadafora-Bongiorno

Risultato immediato dell’intervista è stato l’annullamento della cabina di regia per l'attuazione del piano sulla violenza contro le donne e la successiva conferenza stampa che era prevista per oggi con il ministro per la Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno. Il rinvio è stato comunicato da Spadafora che ha addotto "motivi personali". "A breve, il sottosegretario annuncerà le date di riconvocazione di entrambe, considerato il rilievo strategico del sostegno ai centri anti violenza e a tutte le iniziative legate alle Pari Opportunita'", ha scritto in una nota.

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