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Governo, Conte invia la lettera a Stati Ue, Juncker e Tusk. Ok a ddl 'Cantiere Ambiente'

Politica

Al termine del vertice serale il premier Giuseppe Conte scrive agli altri 27 Paesi membri Ue, al presidente della commissione Ue e al presidente del Consiglio Ue. Ok al ddl "Cantiere Ambiente"

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La lettera del premier Giuseppe Conte in risposta all'Ue - uno dei punti cardine del Consiglio dei ministri riunitosi mercoledì sera - secondo fonti di Palazzo Chigi sarebbe stata spedita, indirizzata agli altri 27 Paesi membri Ue, al presidente della commissione Ue Jean Claude Juncker e al presidente del Consiglio Ue Donald Tusk. Tutto in linea con quanto annunciato nel pomeriggio di mercaoledì dal presidente del Consiglio, che aveva detto: "Porteremo un testo per rispondere a Bruxelles” e, parlando a palazzo Madama in vista del Consiglio europeo di domani e venerdì sulle nomine,  aveva sottolineato che “l'Ue dovrà decidere non solo da chi ma anche in quale direzione essere guidata”. 

Ok al ddl "Cantiere Ambiente" 

Approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri, dopo il via libera all'unanimità della Conferenza delle Regioni, il ddl 'Cantiere ambiente' ("Disposizioni per il potenziamento e la velocizzazione degli interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico e la salvaguardia del territorio"): il provvedimento, voluto fortemente - ricorda sempre una nota del diacastero - dal ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, realizza gli obiettivi indicati nel piano per la mitigazione del rischio idrogeologico 'Proteggi Italia', consentendo di spendere i 6,5 miliardi di euro che costituiscono il Piano Marshall contro il dissesto. Consentirà di ridurre la burocrazia, semplificare i passaggi amministrativi, anticipare i fondi per la progettazione, affiancare le regioni, programmare cicli di interventi per la messa in sicurezza del territorio.

La riforma della giustizia e le nuove nomine 

Al termine della riunione del Cdm è poi iniziato un vertice dedicato alla riforma del processo civile e penale, con il premier Giuseppe Conte, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini e il ministro della Pa, Giulia Bongiorno. Nel Cdm è stato anche dato il via libera alla nomina di dell'ammiraglio Cavo Dragone a nuovo capo di Stato maggiore della Marina. La proposta è arrivata dal ministro della Difesa, Elisabetta Trenta. 

Conte: “Procedura di infrazione non è in agenda vertice Ue”

Quanto alle nomine Conte aveva detto già nel pomeriggio che "con Tria abbiamo in animo di portare una bozza di aggiustamento, in modo da certificare un monitoraggio dei conti pubblici e poter avere un ulteriore documento ufficiale deliberato dal consiglio dei ministri da poter portare" a Bruxelles, così da "dimostrare che sono le nostre previsioni e stime ad avere il sopravvento su altre stime che non corrispondono ai reali flussi di cassa”. Mentre, aveva precisato, il tema della procedura di infrazione non "è nell'oggetto del prossimo Consiglio europeo.

La trattativa per le nomine

Le nomine saranno "il tema centrale del prossimo consiglio europeo" ed è "di fondamentale importanza che da tale confronto emerga un segnale ai cittadini circa la capacità di tenere conto della domanda di cambiamento dei cittadini" emerso dalle elezioni europee. "L'Ue dovrà decidere non solo da chi ma anche in quale direzione essere guidata”, ha aggiunto Conte. Il premier ha riassunto oggi al Quirinale il quadro delle trattative in corso nell'Unione europea. Situazione - è stato riferito da uno dei presenti alla colazione di lavoro del Colle in preparazione al Consiglio - peraltro ancora abbastanza incerta per il quadro frammentato del Parlamento europeo. Sono stati elencati i possibili scenari, che coinvolgono presidenza della Commissione, presidenza del Consiglio europeo, presidenza dell'europarlamento e Bce. L'Italia, secondo il governo, è nelle condizioni di poter ottenere un commissario economico, ma nella riunione odierna non sono stati fatti nomi.