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Conte: nessun Cdm prima del voto. Giorgetti: così non si può andare avanti

Il premier vede Mattarella per sciogliere alcuni nodi legati all’approvazione del dl sicurezza e annuncia: "Nessun Cdm prima delle Europee". Salvini: "Se il dl non viene approvato subito non mi do fuoco"

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Dalla sicurezza alle famiglie, lo scontro nel governo

 
- di monica.serra

Di Maio a Lega: basta minacce di crisi e conta

 
"Ogni giorno ormai, da circa un mese, c’è qualcuno, e non del M5s, che minaccia la crisi di governo e fa la conta delle poltrone in base ai sondaggi. Oggi è toccato a Giorgetti. Basta minacciare crisi di governo e basta fare la conta delle poltrone. Si pensi al Paese". Lo dichiara in una nota il leader M5s Luigi Di Maio.
- di monica.serra

Europee, Zingaretti: Pd andrà ben oltre 20%

"Io credo che andremo bene, siamo l'unica vera alternativa al presente, allo stato di caos presente. Recupereremo astensionismo, perché non si può non votare, e offriamo una alternativa a chi ha paura di questo presente, andremo ben oltre il 20% (alle europee, ndr)". Lo ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti.
- di Chiara Piotto

Salvini sul dl sicurezza: Oltre che urlare, proponete qualcosa

"Il decreto sicurezza l'ho cambiato. Nessuno possiede la verità. Solo Renzi non sbagliava mai, gli altri se fanno sbagliano. Mi piacerebbe che chi è in giro oltre che a cercare fascisti che non ci sono, oltre a cercare razzisti che non ci sono, avesse una idea di Europa. Oltre che urlare, proponete qualcosa". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini a Putignano (Ba), nel corso di un comizio. 
- di Chiara Piotto

Giorgetti: Governo non deve vivere nello stallo


 
- di Chiara Piotto

Giorgetti: Guardando all'esecutivo, no all'immobilismo


 
- di Chiara Piotto

Di Maio: Lega ha nostalgia di Berlusconi

Non si è fatto attendere un commento del vicepremier Di Maio: "La Lega chiede un voto per l'Europa o per la crisi di governo? Io credo che parte della Lega abbia nostalgia dei governi con Berlusconi". Ma, aggiunge, "io sono per il governo. Noi siamo stati leali e pensiamo alla fase 2 per rilanciare il ceto medio".
- di Chiara Piotto

Salvini: No ai rimpasti

Intanto non si placano le tensioni tra i due leader dei partiti di maggioranza, anche se Matteo Salvini prova a rassicurare gli alleati: “Lunedì non cambia niente al governo perché si vota per l'Europa. Anche se la Lega vincerà, come sembra, non chiedo un ministro o una poltrona in più. E spero che i toni si abbassino". Posizione ribadita anche da Giorgetti: "Di rimpasti, di queste cose da Prima Repubblica non ci interessa niente. Parlo per la Lega e credo anche per i Cinque Stelle”. Una risposta alle preoccupazioni del capo pentastellato Luigi Di Maio riguardo alla possibilità che dopo le elezioni il Carroccio possa chiedere un rimpasto di governo. 

- di Chiara Piotto

Giorgetti: Stabilità è importante ma no a immobilismo

"Sono dispostissimo a fare un passo indietro - ha proseguito Giorgetti -, se me lo chiedono e se non ritengono utile la mia posizione. Quanto al governo la stabilità è importante ma no all'immobilismo. La campagna elettorale mi ha fatto vedere un Paese vitale, dobbiamo esserne all’altezza". "Squadra vincente non si cambia: al netto delle ultime tre settimane, questa squadra ha fatto bene. E il consenso lo dimostra, tranne le ultime settimane”, ha poi precisato il sottosegretario, che ribadisce di non aver attaccato il premier. "Il presidente Conte - ha detto - è tecnico ed espressione dei Cinque Stelle: non l'ho accusato di nulla. Io al governo porto il contributo della Lega”.

- di Chiara Piotto

Giorgetti: Va ritrovato affiatamento sennò non si va avanti

Nel corso di un incontro con la stampa estera, ha dichiarato: "La mia riflessione è che se c'è un governo del cambiamento deve farlo e non vivere di stallo, deve fare le cose. Faccio questa riflessione dopo settimane in cui il governo ha avuto problemi. Non accuso nessuno, tantomeno il premier, ma così non si può andare avanti, senza affiatamento. Questo affiatamento va ritrovato, sennò non si va avanti”. 
- di Chiara Piotto

Fine dell'incontro Conte-Mattarella

Il premier Giuseppe Conte ha lasciato in auto il Quirinale dopo un incontro di circa un'ora e mezza con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
 
- di Chiara Piotto