Urne aperte dalle 7 alle 23 in 681 sezioni. Spoglio subito dopo, niente ballottaggio. Attesi 291.938 donne e 282.032 uomini. In 4 si sfidano per la carica di governatore. Da scegliere anche i 20 membri del consiglio regionale (13 in provincia di Potenza e 7 di Matera)
Domenica 24 marzo urne aperte in Basilicata per le elezioni regionali (COME SI VOTA). Sono 573.970 gli elettori chiamati a scegliere il presidente della Regione e i 20 componenti del consiglio regionale (13 in provincia di Potenza e 7 in quella di Matera). Le sezioni, aperte dalle 7 alle 23, sono 681. Attesi al voto 291.938 donne e 282.032 uomini.
Gli elettori divisi per provincia
A Potenza, capoluogo di regione, gli elettori sono 57.828 (30.312 donne e 27.516 uomini) e le sezioni 77. Nella provincia, gli elettori sono 397.105 (202.010 donne e 195.095 uomini) e voteranno in 452 sezioni. A Matera, invece, in 62 sezioni sono iscritti 50.306 elettori (25.857 donne e 24.449 uomini). Nella provincia sono attesi 176.865 votanti (89.928 donne e 86.937 uomini) in 229 sezioni.
I comuni con meno elettori
Il comune della provincia di Potenza dove ci sono meno elettori è San Paolo Albanese (310: 174 donne e 136 uomini). In provincia di Matera, invece, il comune con meno elettori è Cirigliano (387: 213 donne e 174 uomini).
Si sfidano 4 aspiranti governatori
Le urne, come detto, resteranno aperte dalle ore 7 alle 23 e lo spoglio inizierà subito dopo. I candidati alla poltrona di governatore sono quattro: Carlo Trerotola, sostenuto da una coalizione di centrosinistra composta da 7 liste; Vito Bardi, per la coalizione di centrodestra con 5 liste; Antonio Mattia, unica lista a sostegno quella del Movimento 5 stelle; Valerio Tramutoli, singola lista “Basilicata possibile”. Come per tutte le elezioni regionali, non è previsto ballottaggio: sarà eletto il candidato presidente che riceve più voti. Il presidente eletto sarà anche consigliere, il 21esimo. E sarà automaticamente eletto consigliere anche il secondo candidato presidente più votato.
Come si vota
La legge elettorale è stata riformata lo scorso agosto e prevede una serie di novità: dai meccanismi della parità di genere, con la doppia preferenza e le quote rosa nelle liste, all'abolizione del listino e del voto disgiunto. Per esprimere il proprio voto, l'elettore dovrà presentarsi al seggio con il documento e la tessera elettorale. Si può esprimere il proprio voto in due modi: o facendo un segno sul nome di un candidato presidente (in questo caso il voto non si trasmette a nessuna lista); oppure facendo un segno sul nome di una delle liste (in questo caso il voto viene trasferito al candidato presidente che quella lista sostiene). È vietato il voto disgiunto: non si può votare un candidato presidente e una lista che sostiene un candidato diverso. L'elettore, poi, può indicare fino a due preferenze negli spazi previsti accanto alla lista scelta, indicando il cognome del candidato consigliere della lista scelta a cui si vuole dare la propria preferenza. In caso di doppia preferenza, devono essere relative a due candidati consigliere di sesso diverso, pena l'annullamento della seconda preferenza.