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Legittima difesa, sì della Camera: fronda M5S, in 25 non votano. Bagarre in Aula

Politica

Montecitorio ha approvato il ddl con 373 voti favorevoli, 104 contrari e 2 astenuti. Dal 26 marzo la terza lettura al Senato. Il Movimento: "Non sarà un far west". FI espone striscioni con scritto: "Finalmente una cosa di centrodestra". Fiano: “Pd è l’unica opposizione”

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La Camera ha approvato il disegno di legge sulla legittima difesa con 373 voti favorevoli, 104 contrari e due astenuti. (COSA PREVEDE) Ora, dal 26 marzo, il provvedimento passerà al vaglio del Senato per la terza lettura. Venticinque deputati del M5s non hanno votato la proposta e, secondo quanto riferito dai cronisti, sono rimasti in Transatlantico entrando in aula solo dopo la proclamazione del voto. Inoltre, poco prima del voto finale, la seduta è stata sospesa qualche minuto a causa della confusione che si è creata fra i deputati quando gli esponenti di Forza Italia hanno esposto alcuni striscioni.

La fronda del M5s

Dai tabulati risulta che 29 deputati di M5s sono "in missione" e quindi sono assenti giustificati, mentre altri 25 non hanno partecipato al voto. Dai tabulati i parlamentari di M5s che non hanno partecipato al voto sono: Giuseppe Brescia, Luciano Cantone, Vittoria Casa, Andrea Caso, Maurizio Cattoi, Sebastiano Cubeddu, Sara Cunial, Rina De Lorenzo, Chiara Ehm Yana, Luigi Gallo, Veronica Giannone, Angela Ianaro, Generoso Maraia, Maria Marzana, Leonardo Salvatore Penna, Riccardo Ricciardi, Cristian Romaniello, Gianluca Rospi, Francesca Anna Ruggiero, Francesco Sapia, Doriana Sarli, Giulia Sarti, Gilda Sportiello, Davide Tripiedi e Gloria Vizzini. Intanto il Movimento, in un comunicato, ha voluto rassicurare “gli italiani sulle fake news secondo cui la nuova legge sulla legittima difesa creerebbe una situazione di far west. Niente di tutto questo: le regole sul possesso di armi restano invariate. Non solo, è impossibile impedire che partano le indagini se un malintenzionato viene ferito o rimane ucciso, così come spetterà al giudice valutare caso per caso".

Gli striscioni di Forza Italia

Al momento del voto gli esponenti di Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega sono esplosi in un applauso. Poco prima, però, i deputati azzurri, hanno esposto alcuni striscioni con la scritta "Finalmente una cosa di centrodestra" scatenando una bagarre in Aula. Gli autori sono stati richiamati all'ordine dal presidente della Camera, Roberto Fico, che dopo aver sollecitato gli assistenti parlamentari a far rimuovere gli striscioni, ha proceduto alla votazione.

Fiano: in Italia c’è una sola opposizione, il Pd

L’episodio degli striscioni è stato raccontato su Twitter anche dall’esponente del Pd Emanuele Fiano, che ha commentato: "Approvata la Legittima difesa. Forza Italia espone gli striscioni con scritto: 'Finalmente una cosa di destra'. Finalmente si capisce che in Italia c'è una sola opposizione. Noi. Pd".