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“La difesa è sempre legittima”, la riforma verso il via libera alla Camera

Politica
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Il testo tornerà poi al Senato. Montecitorio ha già approvato gli articoli 1 e 2 del testo, che contengono il cuore della riforma: la difesa è sempre legittima in caso di “grave turbamento”. Pd e FI attaccano il M5s, in “imbarazzo” per la legge

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La riforma della legittima difesa (COSA PREVEDE) corre verso il via libera definitivo. Domani il provvedimento bandiera della Lega, da sempre cavallo di battaglia di Matteo Salvini, incasserà il voto favorevole della Camera, per poi tornare al Senato il 26 marzo per l'ultima lettura. Il timing fissato dal titolare del Viminale sarà quindi rispettato, nonostante i malpancisti del Movimento 5 stelle (circa una trentina) che non incidono sulla tenuta della maggioranza, a cui si uniscono i voti di Forza Italia e Fratelli d'Italia.

Approvato il cuore della riforma

Il voto più importante è stato l’approvazione dell'articolo 1, cuore dell'intera riforma, che prevede che la difesa sia sempre legittima. Passato senza problemi anche un altro articolo molto contestato, il 2, che ritiene non punibile chi si è difeso in stato di "grave turbamento". Non mancano i franchi tiratori: il Pd chiede e ottiene lo scrutinio segreto su un suo emendamento e i trenta pentastellati disertano l'Aula, mentre spuntano una quindicina di voti in più tra i contrari alla riforma.

L’attacco al Movimento 5 Stelle

Per tutto i 5 stelle non hanno partecipato al dibattito: nessun intervento, nessuna presa di posizione neanche di fronte ai ripetuti attacchi del Pd e di Forza Italia, che ne evidenziano "l'imbarazzo". "Voi votate il provvedimento per legittima difesa, perché sennò ve ne andate tutti a casa", è l'affondo azzurro. Salvini arriva a Montecitorio, entra in Aula per poi lasciare il palazzo dopo circa un'ora. Nel pomeriggio nuovo 'blitz' del vicepremier, che non farà mancare la sua presenza domani in occasione del voto finale. Al contrario, nessun big pentastellato è alla Camera.