Prostituzione, Salvini: “Favorevole a riapertura case chiuse”

Politica

Il vicepremier: “Non c’è nel contratto di governo perché i Cinque Stelle non la pensano così, però ritengo sia giusto togliere alle mafie questo business”. Poi però frena: “Chiudiamo prima i problemi aperti”

Il vicepremier Matteo Salvini ribadisce di essere “favorevole alla riapertura delle case chiuse”. Lo fa a margine della cerimonia di consegna della nave da crociera Costa Venezia, a Monfalcone. “Non c'è nel contratto di governo - aggiunge Salvini - perché i Cinque Stelle non la pensano così, però io continuo a ritenere che togliere alle mafie, alle strade e al degrado questo business, anche dal punto di vista sanitario", sia la strada giusta e "che il modello austriaco sia quello più efficiente”.

“Non aggiungiamo problema a problema”

Subito dopo, però, Salvini ha frenato sull'argomento, scherzando con i giornalisti. "Non aggiungiamo però problema a problema - ha concluso Salvini - chiudiamo prima quelli aperti prima di riaprire le case chiuse”. Già durante la campagna elettorale prima delle Politiche del 2018, il leader della Lega a più riprese aveva promesso il ritorno delle case chiuse. Un’idea però non sposata dai pentastellati, partner di governo.

Il ddl della Lega sulle case chiuse

Qualche settimana fa la Lega ha presentato un ddl al Senato, firmato da Gianfranco Rufa, proprio per riformare la normativa sulla prostituzione. La proposta prevede l’abrogazione dei primi due articoli della legge Merlin (che nel 1958 pose fine alle case chiuse) e il via libera all'esercizio della prostituzione nelle abitazioni private (vietandolo "in luoghi pubblici o aperti al pubblico"), con l'istituzione presso la questura di un registro a cui sono tenute a iscriversi tutte le persone interessate a esercitare la professione. La creazione di un albo delle prostitute è in discussione in questi giorni alla Regione Veneto.

Valente (Pd): “Giù le mani dalla legge Merlin”

L’ipotesi del ministro dell’Interno viene respinta dalla senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione di inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere: "Per Salvini riaprire le case di prostituzione è dare più libertà e più protezione. Io credo che permettere allo stato di guadagnare sul corpo delle donne sia lontanissimo dalla libertà: è sfruttamento e abuso. Giù le mani dalla legge Merlin”.

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