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Il voto su Salvini, gli scenari possibili

Politica

Lucia Trotta

Comunque vada, non è finita. Perché il voto online del movimento cinque stelle sulla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini è il primo passo di un iter dagli esiti ancora imprevedibili. 

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La prima possibilità è che il movimento cinque stelle, con il voto online, dica no all’autorizzazione a procedere chiesta nei confronti del ministro dell’interno dal Tribunale dei ministri. E che l’aula del Senato faccia altrettanto. Risultato: nessun processo per il ministro dell’interno. 

Salvini si ‘’salva’’. E il governo ?

E per gli altri?  Il premier Giuseppe Conte, i ministri Di Maio e Toninelli hanno – attraverso i documenti presentati al Senato – spiegato che Salvini non ha agito da solo e che la decisione di ritardare l’attracco della nave Diciotti è stata di tutto il governo. Questo ha fatto scattare come atto dovuto un’indagine anche sul loro conto alla Procura di Catania, che aveva chiesto l’archiviazione per Salvini. Anche in questo caso il reato ipotizzato è di sequestro di persona aggravato. A decidere se chiedere o meno il rinvio a giudizio è il Tribunale dei ministri, lo stesso che ha chiesto di processare il ministro dell’interno. Il Tribunale potrebbe valutare però la posizione del premier e degli altri ministri in modo diverso. Oppure chiedere un’autorizzazione a procedere anche per loro. A decidere sarebbe la giunta della Camera per Di Maio e Toninelli, quella del Senato per Conte che non è parlamentare. Una nuova grana per il governo, insomma. Calcolando i tempi, proprio a ridosso delle elezioni europee.

Finale con paradosso

Lo scenario fin qui descritto potrebbe portare ad un paradosso. Dopo aver ‘’salvato’’ Salvini, i cinque stelle dovrebbero concedere l’autorizzazione a procedere per i loro ministri. Che finirebbero a processo di fatto per una scelta non loro. Anche in questo caso, per il movimento non sarebbe un passaggio facile.

Finale amaro. Salvini a processo, governo a rischio

L’altra ipotesi in campo è che la giunta e poi il Senato dicano sì all’autorizzazione. Salvini andrebbe a processo con contraccolpi sul governo e sulla legislatura difficili da prevedere. E non solo. Perché anche in questo caso resterebbe aperto l’iter che riguarda Conte, Toninelli e Di Maio. Se in questo scenario il Tribunale dei ministri chiedesse anche per loro l’autorizzazione le Camere potrebbero concederle e ci sarebbe un processo anche per loro. C’è anche l’ipotesi che Senato e Camera decidano diversamente. Con il risultato di avere un processo solo per Conte, oppure solo per Toninelli e Di Maio. A celebrare il processo sarebbe il Tribunale dei ministri di Catania, ma in una composizione diversa, con altri giudici dello stesso distretto.  Nel frattempo però, molto probabilmente, non ci sarebbe più il governo.