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Caso Diciotti, Salvini: "Il processo sarebbe un'invasione di campo"

Politica

Il vicepremier torna sulla richiesta di autorizzazione a procedere: quello nei confronti della nave fu un "atto politico che rifarei". Poi avverte il M5s: "Ognuno voti secondo coscienza", ma "chi legge le carte avrà le idee chiare". Conte: "Falso parlare di immunità"

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"Ognuno voti secondo coscienza” ma si tratta di “un atto politico che rifarei". E “tutti gli amici mi hanno detto che il processo sarebbe stata un'invasione di campo senza precedenti”. Così il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, è tornato sul caso Diciotti, la nave con a bordo 137 migranti che ad agosto non aveva potuto sbarcare per 10 giorni, e la richiesta di autorizzazione a procedere nei suoi confronti che sarà esaminata al Senato (I TEMPI). "Chi ha letto le carte sa cosa è successo”, continua Salvini, che poi avverte gli alleati di governo: “Lascio ai M5s la loro scelta, ma penso che voteranno di conseguenza, avranno le idee chiare". Sulla vicenda interviene nuovamente anche il premier Conte, secondo cui "parlare di immunità è uno strafalcione giuridico, definire questo voto un salva-Salvini è un falso che rischia di favorire il dibattito pubblico”.

Conte: "Caso di disinformazione, bisogna avere chiaro quadro giuridico"

Salvini poi rivela: "Avevo avvertito della lettera al Corriere della Sera – con cui ha chiesto di negare l’autorizzazione a procedere - la Presidenza del Consiglio e il vicepremier Di Maio". Sulla richiesta che dovrà esaminare la Giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato, Conte sottolinea che “bisogna avere chiaro il quesito giuridico a cui saranno chiamati a rispondere i senatori”. “Se abbia agito per il perseguimento di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante o di un interesse pubblico inerente alla funzione di governo o se abbia agito al di fuori del suo ruolo ministeriale per i suoi propri interessi personali", spiega. Il premier si dice convinto che “in merito alla decisione della Giunta del Senato si sta consumando un caso di disinformazione”.