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Trivelle, M5S e Lega trovano l’accordo. Salvini: "Cominceremo a imporre qualche sì"

Politica

Tensioni dopo l'intesa che prevede anche la sospensione per 18 mesi delle ricerche di idrocarburi. Lega avverte: "Basta no". M5s: "Siamo per sì a sviluppo sano Paese". Conte: "Stop in attesa Piano transizione energetica". Costa: "Trivellazione non è priorità strategica"

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Accordo sì, ma non senza qualche malumore. “No solo agli sbarchi. Da oggi cominceremo a imporre dei sì", afferma il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, confermando così l'irritazione della Lega verso il “partito dei no”, dopo che il M5s e il Carroccio hanno raggiunto un accordo sul nodo trivelle all'interno del decreto Semplificazioni. Il punto su cui è stata raggiunta l’intesa è quello che prevede un aumento di 25 volte dei canoni per le concessioni, come spiegano fonti parlamentari. L’incremento, comunque, è ridotto rispetto alla proposta iniziale del M5S che lo avrebbe voluto di 35. L'accordo prevede poi che vengano sospese per 18 mesi, nelle more dell'adozione di un piano nazionale, le ricerche di idrocarburi. "La trivellazione non è una priorità strategica del Paese", commenta il ministro dell'Ambiente Sergio Costa a Sky tg24 (IL VIDEO).

Il M5s: "Noi siamo quelli del sì allo sviluppo sano del Paese"

Alle perplessità tra le fila della Lega per i "no", il M5s risponde con il presidente dei senatori pentastellati Stefano Patuanelli: "Noi siamo quelli del Sì, del sì alle fonti rinnovabili, sì al turismo e allo sviluppo economico sano di questo paese, non siamo certamente quelli del no", afferma Patuanelli.

Lega: "Basta con i No"

Sul dossier trivelle, spiegano dalla Lega, sono stati "salvati i posti di lavoro, è stata garantita continuità di estrazione e rinnovo delle concessioni in proroga, ma la politica del no a tutto non fa bene al Paese". Ora comunque, dopo l'intesa, la commissione, in congiunta con la Affari costituzionali, potrà proseguire i lavori sul Dl. "L'obiettivo", ha spiegato Coltorti, “è chiudere i lavori in mattinata per proseguire nel pomeriggio in Aula e arrivare all'approvazione entro domani". I tempi saranno comunque stabiliti dalla Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama.  

Conte: "Stop in attesa del Piano per la transizione energetica"

Il premier Giuseppe Conte spiega che la decisione è stata presa "nell'attesa dell'adozione del Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (Pitesai)". Il presidente del Consiglio è poi entrato nel dettaglio della sospensione delle ricerche di idrocarburi: "Si è convenuto di sospendere i procedimenti amministrativi relativi al conferimento di nuovi permessi di prospezione, di ricerca o di concessioni di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi, di prospezione e di ricerca in essere, mentre non vengono sospese le istanze di proroga delle concessioni di coltivazione in essere".

Ministro Costa: "Buon primo passo"

Per il ministro dell'Ambiente Costa si tratta di un buon primo passo: "L'importante è che abbiamo iniziato un percorso con lo stile rigoroso di tutelare l'ambiente, la moratoria è già un bel passaggio". Poi, a Sky tg24, aggiunge: "Questi 18 mesi servono, per esempio, per togliere l’articolo 38 dello Sblocca Italia che considera la trivellazione come la priorità strategica del Paese Italia. Penso che non sia una priorità strategica. Bisogna mettere a frutto questi 18 mesi per costruire quello che chiamo un pensiero nobile ambientale ulteriore”.

Lo scontro tra Lega e M5s sulle trivelle

A far salire la tensione tra Lega e M5s sulla questione, ieri, erano state le parole del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa: “Sono per il no alle trivelle, le trivelle passano per la valutazione di impatto ambientale, e io non le firmo. Mi sfiduciano come ministro? Torno a fare il generale dei Carabinieri, lo dico con franchezza”, aveva spiegato. A stretto giro il commento del viceministro leghista Massimo Garavaglia: "Ci sono atti obbligatori, è una questione amministrativa, non di scelta politica" (LO SCONTRO M5S-LEGA SULLE TRIVELLE).