Il testo approvato lo scorso ottobre da Palazzo Madama non conteneva le indicazioni sui fondi necessari per renderlo operativo. Per questo i relatori di Lega e Fi hanno presentato un emendamento e, dopo la discussione alla Camera, tornerà al Senato
Il ddl sulla legittima difesa tornerà all'esame del Senato a causa di un “errore” riscontrato nel testo approvato lo scorso ottobre da Palazzo Madama. La decisione arriva dopo che la commissione Bilancio di Montecitorio ha riscontrato la mancanza delle indicazioni sulle coperture finanziarie del provvedimento. Una “svista” corretta ora con un emendamento proposto dai relatori di Lega e Forza Italia.
Alla Camera a febbraio, poi in Senato
L'emendamento proposto è stato votato dalla commissione Giustizia. Contrario il Pd, che ha anche votato contro il mandato al relatore. La proposta di legge che intende modificare le norme sulla legittima difesa andrà quindi in Aula alla Camera probabilmente a febbraio ma dovrà poi ritornare all’esame di Palazzo Madama. Il ddl avrà una doppia relazione di minoranza, del Pd e di Liberi e Uguali.
Lega e Fi a favore della norma
"Il testo della legittima difesa è ampiamente condiviso, è un testo nel quale credo profondamente”, ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno. “Cambierà la difesa, ci sarà la possibilità per chi è aggredito di difendersi" “ma non è una 'licenza a uccidere'”, ha aggiunto. Favorevole anche Forza Italia che, attraverso un tweet della presidente dei deputati Mariastella Gelmini, definisce la norma “una priorità”.