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Manovra, slitta il maxiemendamento: stasera il voto. Conte: "Rush finale"

Politica

Il testo, che era atteso per venerdì, sarà depositato al Senato alle 14. La prima chiama a partire dalle 20. Insorgono le opposizioni, il Pd minaccia di occupare l'Aula. Il premier: “So che siamo in zona Cesarini”

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La manovra fa registrare un altro rinvio. La ragioneria generale dello Stato ha chiesto più tempo e così il maxiemendamento sulla legge di bilancio approderà in Senato oggi alle 14 e dovrebbe essere votato a partire dalle 20.30. La fiducia dovrebbe arrivare in serata. Ma il condizionale è d’obbligo dopo i numerosi intoppi che stanno costellando l’approvazione di questa finanziaria. L’ennesimo slittamento del pacchetto che deve recepire le modifiche chieste dall’Ue ha scatenato la reazione della minoranza e ha costretto Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato a invitare la Lega, il Movimento 5 stelle e il governo "ad avere un percorso legislativo più regolare e rispettoso dell’Assemblea”. Il presidente del Consiglio esprime "dispiacere" per i ritardi accumulati. "Mi sarebbe piaciuto lasciare al Parlamento, un più ampio margine di discussione", spiega, ma "non mi devo giustificare se la trattativa ha impiegato tutto questo tempo". Conte, che ha rimandato a dopo Natale la tradizionale conferenza stampa di fine anno in programma domani proprio in Senato, assicura poi che l'iter per l’approvazione è al "rush finale. Confidiamo che nella giornata di domani possa essere approvata. So che siamo in zona Cesarini”. Più critico il vice premier Matteo Salvini: "Finalmente dopo anni di mutismo e rassegnazione c’è stata una trattativa seria, vigorosa e coraggiosa".

Insorgono le opposizioni

Le opposizioni, all'annuncio letto in Aula a Palazzo Madama dalla presidente Casellati, sono insorte. Il Partito democratico occupa l'emiciclo al termine della seduta “contro il comportamento scandaloso del governo nei confronti del Senato", mentre Leu chiede (senza successo) di inviare il maxiemendamento non in Aula ma in commissione Bilancio per analizzarlo fino all'ultimo dettaglio. Forza Italia con Anna Maria Bernini giudica l'atteggiamento del governo "sconcio nei confronti del popolo italiano. Prendere in giro il Parlamento per venti giorni è uno sfregio ai loro elettori. E' la loro Caporetto politica, il fallimento politico di questo governo".

Lega e M5s si difendono

La Lega si assume la responsabilità del ritardo ma non rinuncia ad attaccare lo schieramento avversario. “Chiediamo scusa - dice il capogruppo Massimiliano Romeo - ma è la prima volta negli ultimi anni che la manovra la scrive il governo. Ci vuole quindi più tempo rispetto al 'copia e incolla' del fax di Bruxelles a cui ci eravamo abituati. La Ragioneria - aggiunge - non era abituata". Anche il Movimento 5 stelle replica alle accuse. Stefano Patuanelli, capogruppo pentastellato, ricorda che anche in anni passati la manovra arrivò in Aula senza un voto in commissione. E a chi evoca la disfatta di Caporetto risponde: “Siamo riusciti a tenere insieme le esigenze di bilancio e quelle dei cittadini. E' una grande vittoria politica di questa maggioranza”.

Il silenzio del Colle

Il Colle, infine, non entra nella vicenda. Quel che Sergio Mattarella aveva da dire sul ruolo del Parlamento lo ha detto non più tardi di mercoledì, parlando alla cerimonia di auguri alle Alte cariche, ricordando che esso rappresenta la sovranità popolare ed ha un ruolo centrale nella democrazia che "va rispettato e preservato”.