Direttiva Bolkestein, il ministro Centinaio: “Al 99,9% andremo in infrazione comunitaria”

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Il ministro dell’Agricoltura parla della norma Ue che dal 2006 attende di essere implementata in Italia. “Il mio obiettivo è arrivare alla soluzione al massimo nel gennaio 2019”, ha detto. La vicenda ha suscitato negli anni obiezioni e proteste

"La strada è stretta, è come camminare su un filo di seta, al 99,9% andremo in infrazione comunitaria", ha annunciato il ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio a proposito della direttiva Bolkestein (COSA E'). Parlando all'Assemblea pubblica straordinaria di Federturismo, Centinaio ha sottolineato che “basta saperlo e avvisare i cittadini italiani che per una questione di dignità e tutela del nostro Paese il ministro rischia di andare in infrazione ma è consapevole di farlo”. “Il mio obiettivo è arrivare alla soluzione il più velocemente possibile. Parlo di 2018 o al massimo gennaio 2019", ha aggiunto il ministro.

Cosa è la direttiva Bolkestein

La direttiva a cui si riferisce Centinaio è stata approvata ed emanata dall’Ue nel 2006 e prevede “fiducia reciproca tra gli Stati, libera circolazione dei servizi, libertà di stabilizzarsi in un altro Paese per fare impresa”. La mancata applicazione della Bolkestein in Italia (è stata prorogata dai vari governi che si sono succeduti) potrebbe dunque portare a una procedura di infrazione da parte dell’Ue. "Me ne occupo in continuazione, ma me la sono presa io questa patata bollente”, ha detto Centinaio, riferendosi anche alle numerose proteste che negli anni si sono sollevate tra i commercianti e gli artigiani di tutta Europa. “Abbiamo fatto partire il tavolo politico e il tavolo tecnico, dobbiamo convocare gli interlocutori. Non c'è più niente da dire, c'è da scrivere. Mettiamo nero su bianco quello che vogliamo. Sto ragionando con tutti i partiti politici e tutte le regioni, indipendentemente da maggioranza e opposizione", ha aggiunto il ministro, che infine scherza: "Quando avrò portato a casa il risultato, andrò in una spiaggia libera".

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