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Berlusconi: "Presto daremo un governo di centrodestra al Paese"

Politica

L’ex premier, che ha visto Mattarella una decina di giorni fa, è convinto che l'esecutivo Lega-M5s cadrà presto, soprattutto dopo il caos sul ddl anticorruzione. Ma Salvini taglia corto: “Non so di questo incontro”

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“Speriamo e crediamo sia vicino il momento nel quale si potrà tornare a dare agli italiani un governo di personalità competenti di centro-destra, espressione della maggioranza naturale degli italiani sulla base dei risultati delle elezioni del 4 marzo”. Silvio Berlusconi è convinto che il governo Lega-M5s resisterà ancora per poco e nel futuro vede un esecutivo composto dagli azzurri e dalla Lega. L’ex premier, il giorno dopo che la maggioranza è stata battuta alla Camera sul ddl anticorruzione, esprime il suo ottimismo in una nota al termine della riunione con i vertici di Fi a palazzo Grazioli. Parole che arrivano una decina di giorni dopo un incontro che Berlusconi ha avuto con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il leader della Lega Matteo Salvini però, al momento, taglia corto: "Non so di incontri tra Silvio Berlusconi ed il presidente Sergio Mattarella. Io un governo di centrodestra lo proposi cinque mesi fa, nel frattempo sono cambiate tante cose “ (SALVINI: ASPETTO LETTERA DI BABBO NATALE). "Io ho dato vita a questo governo perchè l'Italia ha bisogno di un cambiamento e secondo perchè Berlusconi mi ha detto vai e prova, fai un contratto di governo e governa" ha aggiunto poi.

Berlusconi: “Daremo voce all’Italia seria e produttiva”

"Noi - prosegue Berlusconi nella nota - comunque non smetteremo di lavorare anche per dare voce all'altra Italia, a quell'Italia seria e produttiva che è sempre più preoccupata dal gioco irresponsabile in atto sulla pelle delle imprese, dei lavoratori, dei risparmiatori" (DOMBROVSKIS A SKY TG24: ITALIA INADEMPIENTE). 

Gli incontri con Mattarella e Salvini

Berlusconi, che nei giorni scorsi ha incontrato anche Salvini, ci crede. Soprattutto dopo che la maggioranza è andata sotto sull’emendamento che attenua il reato di peculato al ddl anticorruzione. La sua convinzione che il governo cadrà presto è avvalorata, secondo il resoconto fatto a più di un dirigente azzurro, dalle confidenze che il segretario della Lega gli avrebbe affidato. Dalla preoccupazione comune, a detta dell'ex premier, per l’aumento dello spread e gli attacchi dei poteri forti ai timori per l'offensiva degli altri Paesi nei confronti dell'Italia sulla manovra. Preoccupazioni che il Cavaliere avrebbe espresso anche recentemente al presidente della Repubblica, Mattarella, nell’incontro tenutosi una decina di giorni fa (BERSANI: IN ARRIVO UN NUOVO MONTI).

Le ruggini tra M5s e Lega

Berlusconi ha sottolineato, spiega chi gli ha parlato, della volontà di Salvini di andare avanti, del rapporto di  fiducia con Di Maio. Di voler provare a far durare la legislatura, ma - secondo il Cavaliere - il ministro dell'Interno avrebbe anche rivolto l'invito al presidente di FI di prepararsi comunque ad ogni evenienza. Per Berlusconi le incomprensioni tra M5s e Lega aumenteranno con la manovra. E potrebbero scoppiare a palazzo Madama dove la differenza tra i voti di maggioranza e opposizione è più risicata. Dobbiamo - questo l'invito rivolto ai suoi - insistere per far saltare questo governo al Senato. Al Cavaliere hanno riferito che un gruppo di pentastellati, in divergenza con i vertici, sta bussando alle porte del gruppo misto. Ma l'ex presidente del Consiglio fa affidamento anche sui senatori della Lega, soprattutto sui veneti che a suo dire non possono accettare la logica del reddito di cittadinanza e  i punti della legge di bilancio.