In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Manovra, Juncker: "L'Italia non rispetta la parola data"

Politica

"Un bel tacere non fu mai scritto", replica Salvini. Anche il Fmi attacca: "In direzione opposta ai nostri suggerimenti". Leader Ue pronti a chiedere rispetto regole. Di Maio: "Manca solo attacco Nasa". Conte: "Legge studiata e meditata". Tria: "Rispettiamo vincoli"

Condividi:

Il governo esclude modifiche significative alla manovra, ne ammetterà solo alcune marginali. Critiche arrivano però da Fmi, Ue e Bce. "L'Italia è in direzione opposta ai nostri suggerimenti, e con margini limitati non è il momento di allentare le politiche di bilancio", sostiene il Fondo Monetario. Attacca anche Jean Claude Juncker: "L'Italia non rispetta la parola data, così si mette in pericolo la solidarietà europea". Gli replica Salvini: "Un bel tacere non fu mai scritto". "I trattati indicano il 3% e questo viene rispettato", commenta il ministro dell'Economia Giovanni Tria, che risponde anche a quanto affermato dal presidente dell'Inps Tito Boeri sui maggiori oneri per 100 miliardi legati alla riforma delle pensioni con l'adozione della cosiddetta "quota 100": "Boeri avrà le sue stime. quando vedo 100 miliardi bisogna vedere qual è l'arco temporale in cui si accumula questo debito. Poi, ognuno mantiene le proprie stime e la propria opinione".

Leader Ue pronti a ribadire rispetto regole 

All'Eurosummit di giovedì, dove Conte parlerà, cinque o sei leader Ue sarebbero pronti a prendere la parola per ribadire all'Italia la necessità di rispettare le regole del Patto di stabilità. E arriva anche il richiamo di Draghi: “Chi ha debiti segua il patto di stabilità”. Di Maio: "Dopo gli attacchi del Fmi manca solo la Nasa". Difende il provvedimento il ministro Tria che rassicura: "Nessun problema per aste titoli". Mentre il numero uno di JPMorgan, Jamie Dimon, lancia l'allarme mercati: "Le questioni geopolitiche stanno esplodendo ovunque". 

Conte: "Manovra elaborata, meditata e studiata"

La manovra "è stata elaborata, meditata e studiata", dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che si trova in visita in Etiopia, ad Addis Abeba. Nel percorso in Parlamento - aggiunge Conte - potremmo valutare qualche intervento ma è stata costruita in termini integrali e pensare di modificare qualcosa di significativo lo escluderei". Le parole del premier arrivano dopo che ieri il Parlamento ha dato il via libera alla nota al Def e nonostante i dubbi più volte manifestati dall'Ue e dalle agenzie di rating (COSA SONO).  "Per cercare una soluzione" si sono incontrati il ministro dell'Economia Giovanni Tria e il commissario Ue agli Affari economici e monetari Pierre Moscovici. 

Fmi: Italia in direzione opposta a nostri suggerimenti

Poul Thomsen, a capo del Dipartimento europeo del Fmi, in conferenza stampa nell'ambito del meeting a Bali, ha detto che la manovra italiana "va in direzione opposta rispetto ai suggerimenti del Fmi". Sempre a Bali si è svolto l'atteso incontro tra il ministro dell'Economia Giovanni Tria e il commissario Ue agli Affari economici e monetari Pierre Moscovici. Secondo quanto si apprende, il confronto si è svolto con "atmosfera buona" e "clima dialogante". L'obiettivo condiviso è di "cercare una soluzione".

Juncker: l'Italia non rispetta la parola data

Un'altra stoccata alla manovra arriva di nuovo dal presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker: "L'Italia non rispetta la parola data", ha detto in un'intervista pubblicata sul quotidiano Le Monde. Quindi ha espresso un nuovo appello alle autorità italiane affinché "rispettino le regole per non mettere in pericolo la solidarietà europea". 

Di Maio: Dopo attacchi Fmi manca solo la Nasa

Il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha replicato agli attacchi su Facebook: "Oggi è arrivato il Fondo monetario internazionale e ha attaccato la legge di bilancio", ha scritto. "Ormai mancano all'appello solo la Nasa e qualche altro ente di qualche altro pianeta e poi abbiamo completato il parterre di istituzioni che promuovevano quelli che hanno fatto la legge Fornero, il Jobs act, i soldi alle banche, la macelleria sociale degli ultimi anni e bocciano noi", ha aggiunto.

Tria: "Non c'è nulla di strano nel dialogo tra istituzioni"

Sullo scontro in atto con Fmi e Commissione Ue è intervenuto anche il ministro Tria, spiegando che "è chiaro che ogni istituzione dà dalle raccomandazioni, poi si instaura un dialogo e si fanno delle scelte di policy che a volte coincidono con le raccomandazioni e a volte divergono". Per il titolare dell’Economia "non c'è nulla di strano". Il dialogo avviato "con la Commissione europea è un dialogo costruttivo, ci saranno dei rapporti, delle discussioni e tutto questo rientra nel quadro complessivo delle regole europee" ha concluso Tria.