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Sindaco Riace: Sconvolto. Salvini e M5s: Basta business immigrazione

Politica

Dopo l’arresto di Mimmo Lucano, il sindaco simbolo dell’accoglienza, il governo va all'attacco. Di Maio: "Non accetto attacchi al governo". Solidarietà, invece, dagli esponenti di sinistra e da Roberto Saviano: "Passo verso Stato autoritario"

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"Sono sconvolto".  Sono queste le uniche parole pronunciate dopo l’arresto dal sindaco di Riace Domenico Lucano (CHI È), chiamato al telefono da Radio Capital.  Le reazioni politiche non si sono invece fatte attendere, per il simbolo di un modello di accoglienza che già in passato ha scatenato polemiche e scontri politici. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, non nuovo agli attacchi contro Lucano e le sue posizioni, scrive su Twitter: “Accidenti, chissà cosa diranno Saviano e tutti i buonisti che vorrebbero riempire l'Italia di immigrati! #Riace". Critici anche i grillini che titolano un post del Blog delle Stelle: “Riace non era un modello, è finita l'era del business dell'immigrazione”. Più moderato invece il commento di Luigi Di Maio, che respinge le accuse mosse al governo: "Questa è un'inchiesta della magistratura". Di tutt’altro segno, invece, i commenti di sostegno al sindaco degli esponenti di sinistra, da Stefano Fassina a Nicola Fratoianni.

Vicesindaco di Riace: "Parte buona della Calabria messa in ginocchio"

Ai microfoni di Radio Capital è intervenuto anche il vicesindaco di Riace, Giuseppe Gervasi. "Ho ricevuto un colpo, come se mi avessero sparato – ha detto – ho pianto per mezz'ora, è una cosa assurda. Ma non è la fine, non dobbiamo mollare. Noi stavamo sognando, volevamo portare diritti per tutti, Riace era, è e sarà un esempio meraviglioso. Ora però è come se avessero svegliato un bambino che faceva un sogno meraviglioso. La parte buona della Calabria è stata messa in ginocchio". Nel merito dell'inchiesta Gervasi ha spiegato che "possono essere stati commessi degli errori, tutti gli amministratori ne fanno ma devono revocare gli arresti domiciliari a Lucano. Spero che tutto si chiarisca al più presto ma – ha aggiunto – non ho ancora visto l'ordinanza quindi non voglio dire cose inesatte. Sento parlare di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, di matrimoni combinati. Ma mica stiamo parlando di decine di nozze ma al massimo di un paio di persone che, per quanto ne so, ci tenevano a sposarsi. Voglio vedere le carte, per ora sono amareggiato, deluso". Gervasi infine ha risposto al ministro dell'Interno Salvini: "Credo che non si debba mai esultare quando ci sono persone che soffrono". "Non si deve mai gioire per le disgrazie altrui e credo che anche Salvini debba moderare i toni. Non credo lui abbia dato un esempio positivo, vista la gestione dei 49 milioni di Euro di finanziamento pubblico e visto come applica la Costituzione", ha concluso.

Salvini e M5S: “Basta business dell’immigrazione”

"Su Riace chiedete a Saviano, alla Boldrini, ai campioni dell'immigrazione fuori controllo, un commento", ha detto Salvini da Napoli, dove alcuni centri sociali hanno protestato contro la visita del ministro esponendo cartelli con scritto: "Mimmo libero, non si arresta la speranza". "Io vado avanti - ha aggiunto Salvini - chiudendo i porti, facendo risparmiare agli italiani e agli immigrati regolari e perbene un sacco di soldi e di tempo". Concorda, sul Blog delle Stelle, il sottosegretario all'interno M5S Carlo Sibilia: "Il sistema dell'accoglienza targato Pd ha creato più indagati che integrati. Il governo del cambiamento ha dichiarato guerra al business dell'immigrazione. Nel Dl sicurezza ci saranno già risposte importanti, operiamo una stretta doverosa sui controlli delle spese di danari pubblici". Sibilia inoltre rivendica la posizione del governo che, lo scorso 6 agosto, aveva ribadito: “Zero fondi per Riace. Abbiamo deciso di ridurre a zero la speculazione sull'accoglienza”.

Di Maio: "Non enfatizziamo modelli quando poi finiscono arrestati"

In giornata arriva anche il commento del leader del M5S, il vicepremier Luigi Di Maio: "Evitiamo di enfatizzare dei modelli quando poi finiscono arrestati". "Quello che non accetto - ha aggiunto Di Maio a margine dell'assemblea del Forum del terzo settore - è che si accusi lo Stato, il governo. Questa è un'inchiesta della magistratura che nasce prima di questo governo e mai come in questo momento, a capo del Csm, non c'è uno vicino a noi". Di Maio ha poi ribadito la linea espressa dal Movimento, e cioè che il "vero tema è quello dei fondi all'immigrazione, la cui gestione deve avere regole certe e molto più trasparenti. Noi presenteremo un emendamento al decreto sicurezza per cui tutti coloro che utilizzano i fondi li devono rendicontare pubblicamente". Si tratta, ha concluso, "di miliardi di euro".

Saviano: “Passo verso Stato autoritario”

"Questo governo, attraverso questa inchiesta giudiziaria, da cui Mimmo saprà difendersi in ogni sua parte, compie il primo atto verso la trasformazione definitiva dell'Italia da democrazia a Stato autoritario. Con il placet di tutte le forze politiche", è stato invece il commento di Roberto Saviano ai microfoni di Sky TG24, che ha anche sottolineato che "nelle azioni di Mimmo Lucano non c'è mai finalità di lucro, ma disobbedienza civile".

La solidarietà della sinistra

Solidarietà a Mimmo Lucano arriva anche da esponenti della sinistra, tra cui il Pd calabrese e gli eurodeputati dem, e, tra gli altri, gli ex presidenti Pietro Grasso e Laura Boldrini, Enrico Rossi, Luigi De Magistris e Stefano Fassina. Quest'ultimo ha detto: “Dimostrerà il valore umano e sociale esemplare dei suoi atti”. Gli fa eco la sua collega di partito, la senatrice Loredana De Petris: "L'arresto del sindaco di Riace è di una gravità inaudita ed è il frutto di un clima di intolleranza, xenofobia e repressione che ha ormai ampiamente varcato i livelli di guardia”. Il fondatore di Possibile, Giuseppe Civati, e l'esponente dello stesso partito, Andrea Maestri, attaccano il vicepremier leghista: "È incredibile che un ministro indagato per sequestro di persona aggravato festeggi per i reati contestati a quello che lui stesso ha indicato come suo nemico politico. La vergogna non ha limiti”. Sostegno anche da Anpi, Arci, Cgil, Articolo 21 e Fiom-Cgil che sottolinea: "Il modello di accoglienza verso i migranti di Lucano è da tempo sotto attacco. La Fiom ha sempre sostenuto le politiche di concreta integrazione portate avanti con coraggio da Mimmo Lucano e staremo al suo fianco anche in questo momento”. Su Facebook, arriva anche il messaggio del segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni: "Mi pare che alla base ci sia l'idea di colpire un modello e di sfregiare il primo cittadino e la sua comunità. Insomma, l'idea di criminalizzare la solidarietà mentre se rubi 49 milioni di euro, puoi restituirli in comode rate in 80 anni...".