Il presidente del Consiglio, in un video postato su Facebook, traccia un bilancio dei primi due mesi del governo Lega-M5s: "Stiamo cominciando a cambiare davvero il Paese". La manovra non “toccherà settori strategici come sanità, scuola e ricerca"
“Stiamo cominciando a cambiare davvero il Paese. Da settembre ci aspettano sfide importanti e cruciali per rilanciare il Paese e la nostra economia”. Inizia così il video postato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte su Facebook che traccia un bilancio dei primi due mesi di governo. Un filmato di circa sei minuti, registrato nel suo ufficio a Palazzo Chigi, dove il premier rivendica l’attività di un “governo che ascolta le richieste che vengono dai cittadini, che sta realizzando il programma e tenendo fede agli impegni presi con voi elettori”. E sull'economia annuncia "una serie di riforme strutturali fondamentali. Faremo una manovra seria, rigorosa ma anche coraggiosa".
La manovra non “toccherà settori strategici come sanità, scuola e ricerca"
Una manovra economica che, secondo quanto affermato dal premier, passerà "ovviamente", dalla "riforma fiscale" e dal "reddito di cittadinanza, punti qualificanti del nostro programma di governo”. La manovra non “toccherà settori strategici come sanità, scuola e ricerca. Adotteremo tutte le misure necessarie per combattere la povertà assoluta”, spiega Conte. Il presidente del Consiglio illustra anche le intenzioni del suo governo sulle prossime mosse da intraprendere, tra cui "una riforma del codice degli appalti con una semplificazione normativa e burocratica per togliere i vincoli che oggi imbrigliano il Paese e misure anticorruzione importanti agli occhi degli investitori internazionali".
"Risultati storici sui migranti"
Il premier ripercorre l'attività del suo governo partendo dal tema che nelle prime settimane ha assunto la priorità per il suo esecutivo: la questione migranti. "Per la prima volta anche altri Paesi europei hanno aperto i porti e hanno accolto una quota migranti arrivati sulle nostre coste", dichiara Conte. "Nei primi due mesi del nostro governo rispetto allo stesso periodo di riferimento dell'anno scorso gli sbarchi sono diminuiti di oltre l'85%, senza mai perdere di vista - sottolineo mai - la tutela dei diritti dei rifugiati e dei richiedenti asilo e la garanzia di un'accoglienza dignitosa". "È un fatto storico - conclude - che cambia volto non solo all'Europa che diventa più solidale e responsabile ma all'intero sistema dell'accoglienza".
"Con il decreto dignità combattiamo la precarietà"
Il premier passa poi al decreto dignità recentemente approvato: con il varo della legge, afferma, "combattiamo la precarietà che affligge tanti nostri giovani garantendo loro un lavoro più stabile. Penalizziamo gli operatori economici che vogliono fare i furbi prendendo i soldi pubblici e poi scappando a produrre all'estero e combattiamo l'azzardopatia, limitando la pubblicità del gioco d'azzardo". Il premier poi conclude: "Al centro dell'azione del governo riportiamo la parola dignità, parola che abbiamo perso di vista ma che è fondamentale: dobbiamo evocarla sempre e abbinarla alla persona, al lavoro".