Con il presidente del Consiglio impegnato in Canada, il vicepremier più anziano guida il Consiglio dei ministri. “Sono emozionato e pronto”, ha detto. E sul protezionismo di Trump: "Argina la prepotenza tedesca". Mentre sulla Russia: “Sanzioni non risolvono nulla”
Col premier Giuseppe Conte impegnato al G7 di Charlevoix, in Canada, tocca al vicepremier più anziano Matteo Salvini presiedere il primo vero consiglio dei ministri del governo giallo verde. “Sono emozionato e pronto: sto studiando giorno e notte sui fascicoli”, ha detto il ministro dell’Interno prima della riunione durata circa un'ora.
Esordio di Conte al G7
Non sarà un esordio internazionale semplice quello che da venerdì attende il premier Giuseppe Conte al G7. Il presidente del Consiglio avrà gli occhi puntati su di lui per l'etichetta di essere premier di un governo euro-scettico, "populista" e aperturista verso la Russia di Vladimir Putin. E da Roma Matteo Salvini detta la linea e smarca l'Italia dall'Ue sulla contrarietà totale ai dazi imposti da Donald Trump.
Salvini conferma: "mettere i dazi" anche in Italia
"I dazi? Le politiche commerciali vanno ristudiate. L'Italia è una potenza che esporta e quindi va protetto il Made in Italy, penso che le politiche di Trump siano soprattutto per arginare la prepotenza tedesca e l'Italia non deve subire né l'una né l'altra manovra”, ha detto Salvini arrivando a palazzo Chigi per il cdm. Poi ha confermato la sua tesi, espressa mesi fa, di essere pronto a seguire la via del presidente Usa per "mettere i dazi" anche in Italia. “Penso che Trump difenda gli interessi degli americani e questo sarà un governo che andrà in Europa a difendere gli interessi delle imprese italiane, chiedendo per l'ennesima volta l'indicazione del 'Made in' obbligatoria in etichetta, visto che siamo inascoltati da anni”, ha aggiunto Salvini. E ha spiegato che anche “con la Cina c'è da dialogare, mi piacerà andare in Cina il prima possibile”.
Sulla Russia: “Sanzioni non risolvono nulla”
Il vicepremier ha parlato anche della Russia: “Il mio punto di vista sulle sanzioni continua a essere quello che mantengo da anni, ovvero che non risolvono nulla e che, mantenendo fede agli impegni internazionali presi, ritengo fondamentale tornare a dialogare, a commerciare e a ragionare amichevolmente con la Russia”. Sulla Nato, preoccupata per la posizione dell’Italia sulle sanzioni, ha risposto: “A me piacerebbe che gli organismi internazionali di cui facciamo parte e a cui contribuiamo economicamente, essendo organismi di difesa, difendessero la sicurezza italiana ed europea. L’unica aggressione in corso che stiamo subendo è quella dal fronte del Mediterraneo, non mi sembra ci siano aggressioni russe in corso nei confronti dell'Italia e della Ue”.
“Sulla sicurezza ci sarà da cambiare”
Salvini ha sottolineato che incontrerà presto il ministro dell’Interno austriaco. “Con il semestre di presidenza europea guidato dagli austriaci penso che sarà tutto più facile: gli austriaci affrontano in maniera concreta e pragmatica il tema sicurezza, protezione e immigrazione. Su questi temi sono in quasi totale sintonia con loro. Spero che finalmente dopo tante chiacchiere si possa arrivare a qualche risultato concreto e a parlare di protezione delle frontiere esterne”, ha detto. E su chi l’ha preceduto, ha ribadito: “Nessuno ha la bacchetta magica e noi siamo rispettosi del lavoro fatto anche dagli altri in precedenza; quello che andava bene lo manterremo su altri fronti. Sulla sicurezza ci sarà da cambiare”. Una battuta anche sul servizio militare: “Personalmente sono per reintrodurlo. Ma è una mia opinione personale che non c'è nel contratto di governo”.
Prefetto Bologna capo gabinetto ministero Interno
Arrivando a Palazzo Chigi, Salvini aveva anticipato che nel cdm non ci sarebbe stato “nessun provvedimento fuori sacco a parte la nomina del capo di gabinetto del ministro degli Interni”. E così è stato: la nomina è andata a Matteo Piantedosi, prefetto di Bologna. I sottosegretari verranno nominati “presto, la prossima settimana”, ha infine assicurato Salvini.