Il presidente della Repubblica al termine delle consultazioni: "Doveroso dar vita a nuovo governo". Se tra i partiti non si dovesse trovare un'intesa in questi mesi, l'esecutivo finirebbe a dicembre. Senza fiducia voto in estate o autunno, ma con rischi
"È doveroso dar vita a un nuovo governo. Non si può attendere". E quindi serve un esecutivo neutrale, fino a dicembre. È questo quanto deciso dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine del terzo giro di consultazioni al Quirinale in cui non si è raggiunto un accordo tra le forze politiche. Lo scenario, se "tra partiti non si raggiungesse alcuna intesa" per un governo politico nei prossimi mesi, è quello in cui "il governo neutrale dovrebbe concludere la sua attività a fine dicembre per andare subito dopo a elezioni" (LO SPECIALE). L'alternativa, se l'esecutivo fosse bocciato dalle Camere è quella di un ritorno alle urne, in estate o in autunno, ma non senza rischi.
Salvini e Di Maio: senza governo politico voto l'8 luglio
Proprio sull'ipotesi di voto, nella giornata di oggi, Salvini e Di Maio si sono incontrati dopo essere saliti al Colle per trovare un fronte comune: quello del ritorno alle urne l'8 luglio, in assenza di un governo politico. Ma la tensione fra i due schieramenti è rimasta sempre alta, con il leader del M5s che ha spiegato: "Noi da oggi ci mettiamo in campagna elettorale e andiamo a raccontare questi due mesi di bugie". E, da Facebook, ha attaccato la Lega per aver scelto di rimanere nella coalizione di centrodestra: "Ancora una volta il centrodestra di Salvini e Berlusconi si è ripresentato a chiedere un mandato per cercare i voti in Parlamento. Cioè Salvini ha scelto ancora una volta Berlusconi, ma soprattutto di formare un governo dei voltagabbana, dei traditori del mandato politico".
Di Maio: "Disponibili a scegliere premier terzo con Salvini"
In mattinata Di Maio si era detto disponibile "a scegliere con Salvini un premier terzo che possa rappresentare un contratto di governo con reddito cittadinanza, abolizione Fornero, e una serie di misure anti-corruzione" (VIDEO). E aveva ribadito: "Vogliamo sottoscrivere un contratto di governo con la Lega e trovare un presidente del Consiglio condiviso". E ancora: "Se non ci sono condizioni per un governo politico, consapevole dei problemi degli italiani e che non faccia solo quadrare i conti, allora per noi si deve tornare al voto nella consapevolezza che sarà un ballottaggio" tra M5S e Lega. Già ieri Di Maio aveva fatto un passo indietro dalla premiership e aveva invitato Salvini a scegliere un nome terzo, “politico”, per un governo M5S-Lega. L’unica condizione del pentastellato: Silvio Berlusconi deve starne fuori. Una condizione che, però, nonostante i tentativi di Salvini, è rimasta inaccettabile per il leader di Forza Italia.
Salvini: "Mia disponibilità a fare governo centrodestra"
"Contiamo che sia l'ultima volta che cerchiamo una maggioranza. Abbiamo offerto al presidente della Repubblica, consci del fatto che il Paese non può aspettare, la disponibilità mia a nome della coalizione a formare un governo", aveva detto invece Salvini dopo l'incontro con Mattarella.
Martina: "No incarichi al buio"
"Ancora adesso leggo dichiarazioni totalmente irresponsabili e superficiali da parte delle altre forze politiche, persino irrispettose verso il lavoro del Colle di queste ore. Qui c'è da dare certezze al Paese con un governo che blocchi l'aumento Iva e loro continuano a giocare al gatto e al topo. È davvero incredibile, il Paese non si merita tutto questo". Aveva detto il segretario reggente del Partito democratico, Maurizio Martina. Posizione che aveva ribadito anche dopo l'incontro con Mattarella al Colle: "Basta prendere tempo e traccheggiare, basta esasperare alcune logiche di parte. Basta con il gioco dell'oca" (VIDEO). Il Pd aveva anche espresso il suo no a "incarichi al buio, no a trasformismi, no a soluzioni politiche raffazzonate, sì a uno sforzo super partes".