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Salvini chiude a Di Maio: "Governo si fa con tutto il centrodestra"

Politica

Ancora una situazione di stallo dopo il colloquio tra Casellati e i pentastellati. Il leader del M5s ha ribadito la sua apertura a Salvini, dando l'ok a un appoggio esterno di FI e FdI, ma non ha ritirato il veto su Berlusconi. FI: "Ennesima prova di immaturità"

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Finisce con un nuovo punto interrogativo il nuovo round di consultazioni con il centrodestra e i 5 Stelle davanti alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, incaricata dal presidente della Repubblica Mattarella di appurare eventuali possibilità di formare un esecutivo. Di Maio gela Salvini: "Non arriverò a trattare con Berlusconi, ci sono dei limiti", dice dopo l'incontro con la Casellati. Ma apre uno spiraglio sull'appoggio esterno "non ostile" di Fi e Fratelli d'Italia ad un governo che nescesse su un "contratto" firmato con la Lega. "Da Di Maio una prova di immaturità", replica Fi. E Salvini avverte: "Se non si muove nulla, ci provo io: o la va o la spacca". Ma il Pd non crede alla rottura: "Di Maio sdogana Fi, il resto è tattica", dice Rosato. Domani mattina, venerdì 20, la presidente del Senato Casellati andrà a riferire al Quirinale.

Di Maio: "Non andiamo oltre certi limiti"

Il M5s si presenta a palazzo Giustiniani con una proposta in grado di far procedere le trattative: la disponibilità ad avviare un governo che abbia un appoggio esterno di Forza Italia e Fratelli d'Italia su un programma concordato tra Lega e 5 Stelle. Ma per il resto Luigi Di Maio alza le mani: "Se poi mi si chiede di sedermi a un tavolo con tre forze politiche per concordare un programma di governo e personalità che vengono dalle singole forze politiche voi capirete che è molto complicato per noi digerire questo scenario".

Forza Italia: "Immaturi"

La replica ufficiale degli azzurri è gelida: "il supplemento di veto pronunciato dal Movimento 5 Stelle dimostra, al di là di ogni ragionevole dubbio, il rifiuto di formare un governo. Si tratta dell'ennesima prova di immaturità consumata a danno degli italiani".

L'altolà di Salvini

Una doccia fredda che arriva sul capo di Matteo Salvini che sperava in un passo avanti del Movimento. "Ci sono dei segnali di novità dal M5S, confidiamo oggi in quel che dirà Di Maio" aveva annunciato lasciando palazzo Giustiniani. L'auspicio di Salvini ha dovuto fare i conti con il rinnovarsi di veti incrociati. "Noi faremo di tutto per avere un governo ma gli italiani hanno scelto di premiare l'interno centrodestra, non solo la Lega. Non è che il governo lo fai solo con la Lega" avverte Salvini dopo aver ascoltato le parole di Di Maio. "Non vorrei che qualcuno non avesse la stessa voglia di far partire un governo subito, da tutte le parti", afferma Salvini in serata durante un comizio a Isernia, dove si trova per la campagna elettorale delle Regionali in Molise. "Secondo me c'è qualcuno che tifa a far saltare un accordo politico per inventarsi l'ennesimo governo tecnico che poi spenna gli italiani, a questo la Lega non sarà mai disponibile". Sembra una indiretta 'tirata di orecchie' agli azzurri, condita da un altro avvertimento: "pur di non perdere altro tempo mi metto in campo direttamente io. Non mi interessano giochini o logiche politiche. E poi o la va o la spacca". Lui, assicura, sta cercando di "mettere d'accordo tutti, ma se non si muove nulla il governo lo metto in piedi io. E se non ce la facciamo - mette in chiaro - si va alle urne".

Pd: "Di Maio sdogana Forza Italia, il resto è tattica"

Critico anche il Pd: "Per noi il balletto che fanno il M5S e centrodestra è tutta tattica sulla pelle degli italiani, anche dopo un appello di Gentiloni a non perdere tempo che andrebbe accolto da chi ha responsabilità - ha detto Ettore Rosato - Di Maio ha sdoganato Fi con la scelta di aprire la trattativa in maniera indiretta, per cui i punti di Fi arriveranno attraverso Salvini. Mi pare una presa in giro non adatta a chi vuole guidare il paese. Restiamo in attesa di capire quali conclusioni Casellati proporrà al presidente della Repubblica". Una linea dura già annunciata dallo stesso Rosato che, in risposta al capogruppo pentastellato al Senato Danilo Toninelli che aveva auspicato un dialogo con il Pd, aveva replicato: "Non siamo la ruota di scorta di nessuno, nemmeno delle mancate vostre intese con la Lega. Non è sufficiente sbianchettare il programma elettorale per farci dimenticare che per anni avete considerato le riforme del Pd il male assoluto".