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Elezioni 2018, Berlusconi: "No a un governo di soli politici"

Politica
Silvio Berlusconi al Teatro Manzoni di Milano (ansa)

Il leader di Forza Italia vorrebbe un esecutivo con esponenti del mondo delle "imprese, del terzo settore e della managerialità". Poi ha attaccato la magistratura, che fa un "uso politico della giustizia". LO SPECIALE

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A una settimana dall’election day del 4 marzo (LO SPECIALE), il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, dal teatro Manzoni di Milano, dove ha partecipato ad un evento elettorale, ha parlato di quella che per lui dovrebbe essere la futura squadra di governo. "Non dobbiamo avere un esecutivo fatto di soli politici", ha detto. "Dobbiamo chiamare nel Consiglio dei ministri dei protagonisti della vita vera. Cioè, uomini dell’impresa, della managerialità, delle professioni, della cultura e degli alti livelli del terzo settore". Solo così, ha affermato l’ex premier, "le cose potranno prendere una direzione diversa".

"Magistratura fa un uso politicizzato della giustizia"

Poi Berlusconi, ricostruendo gli ultimi anni della politica italiana, ha attaccato: "Veniamo da cinque colpi di stato che hanno massacrato la democrazia". A questo, ha detto parlando di se stesso, va aggiunta "l’eliminazione di Silvio Berlusconi come leader del centrodestra attraverso una condanna impossibile, sciagurata e presa come fondamento per l’applicazione retroattiva della legge Severino". Tutti fatti che dimostrano, per il fondatore di Forza Italia, che la magistratura fa un uso politicizzato della giustizia.

Elezioni regionali Lombardia: "Fontana è una persona serissima"

Belusconi ha poi parlato delle elezioni regionali in Lombardia e ha supportato ancora una volta il candidato del centrodestra, Attilio Fontana, definito dal leader di FI "una persona serissima, capace e che ci assicura, con la sua presidenza della Regione, di continuare buon governo" cominciato con Roberto Maroni. 

"Tornato in campo per evitare M5s"

Berlusconi ha poi attaccato il Movimento 5 stelle: "Sono tornato in campo per evitare che vada al governo non il Pd, ma una setta, dove c'è quel signore pluricondannato di Genova che dà ordini a persone senza arte né parte di cui l'87%" dei parlamentari "non ha mai fatto una dichiarazione dei redditi, e quindi o hanno evaso o più probabilmente mai lavorato", ha detto.