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Inchiesta rifiuti, Di Maio: “Politici assassini della mia gente”

Politica
Luigi Di Maio dal palco di Genova (ansa)

Il leader grillino, da Genova, ha criticato il figlio del Presidente della Campania, Roberto De Luca, indagato per l’ipotesi di corruzione. "Quando criminalità interra rifiuti non sappiamo quante generazioni uccide", ha detto

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Il candidato premier del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, usa parole dure contro Roberto De Luca, figlio del governatore della Campania, Vincenzo, indagato per l’ipotesi di corruzione nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Napoli su un appalto per lo smaltimento di fanghi. "Voglio farvi vedere il volto degli assassini politici della mia gente. Quando saremo al Governo inaspriremo la legge Severino che è troppo timida per i criminali politici", ha detto Di Maio da Genova, dove ha preso parte ad un incontro elettorale in vista dell'election day del 4 marzo (LO SPECIALE ELEZIONI), indicando su uno schermo De Luca jr. Nell’evento nel capoluogo ligure è stata mandata in onda la prima parte della video-inchiesta di Fanpage.it in cui un finto imprenditore propone accordi illeciti in riferimento ad appalti per lo smaltimento delle ecoballe. "L'inquinamento nella terra dei fuochi esiste per colpa dei politici del Pd e di FI che fanno affari con la criminalità organizzata", ha detto il leader grillino. A Di Maio, da Salerno, ha poi risposto Vincenzo De Luca: "Siamo impegnati in un lavoro gigantesco. Quando fai queste riforme, i contraccolpi ci sono".

Di Maio: “Chi interra rifiuti non sappiamo quante generazioni uccide”

Di Maio non arretra: "Quando la criminalità organizzata spara, quando interra rifiuti nella terra dei fuochi, non sappiamo quante generazioni ucciderà". Il candidato per Palazzo Chigi del Movimento ha poi aggiunto: "Quando votate questa gente, il Pd e Forza Italia, non solo fate male alla democrazia, ma fate del male a voi stessi, alla vostra salute. Stiamo parlando di politici che prendono tangenti per dare appalti sulla gestione dei rifiuti tossici o nocivi, affidandoli ad aziende che li interrano, non li smaltiscono in modo lecito. Di quei camion ne pagheranno le conseguenze i nostri figli".

De Luca: “Mettiamo in conto resistenze e uso di camorristi per ricattarci”

A stretto giro è arrivata la replica di Vincenzo De Luca, governatore della Campania, che sull’inchiesta che vede il figlio Roberto indagato ha detto: "Siamo impegnati in un lavoro gigantesco. Quando fai queste riforme, i contraccolpi ci sono. Ma andremo avanti a carro armato. Mettiamo in conto resistenze, sabotaggi, persino operazioni, nelle ultime ore addirittura di uso di camorristi per ricattarci. Non perdete tempo. I miei concittadini di Salerno mi conoscono. Non perdete tempo. Se pensate di ricattarci non perdete tempo. Andremo avanti senza derogare di una virgola agli obiettivi che ci siamo dati". 

Renzi: "Io garantista", Di Maio lo attacca

In serata lo scontro si estende anche al ruolo di Fanpage.it nella vicenda: Matteo Renzi, intervistato dalla stessa testata, avverte che c'è un'indagine della magistratura che non riguarda solo i politici ma "anche voi di Fanpage.it", e quindi il giudizio deve essere sospeso, per garantismo, sia sugli uni che sugli altri. "Renzi è come Erdogan", commenta Luigi Di Maio, sostenendo che il segretario del Pd attacca i giornalisti che hanno scoperto la corruzione nel suo partito.