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Elezioni, Di Maio: "Meno burocrazia, aboliremo 400 leggi"

Politica
Foto d'archivio (Ansa)

Il candidato premier di M5s annuncia il lancio del sito Internet leggidaabolire.it e si impegna con le imprese a cancellare lo spesometro e lo split payment. Presto verrà presentato anche il programma per le pensioni "quota 41"

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Abolizione dello spesometro, dello split payment, del redditometro e degli studi di settore. È la proposta del candidato premier di M5s, Luigi Di Maio, che si impegna con le imprese su questi obiettivi. "Lo spesometro non è un nostro modello di lotta all'evasione", ha spiegato durante il suo intervento a un incontro sulla semplificazione, a Milano. "Aboliamo anche lo split payment che non ha fatto altro che bloccare la liquidità delle imprese. So già che ci sarà chi dirà che in questo modo favoriamo l'evasione", ha aggiunto, "ma rispondo che è semplificando che aumenta il gettito fiscale dello Stato e che così ridurremo la pressione fiscale". Ma il progetto di semplificazione amministrativa di Di Maio comprende anche un altro obiettivo: cancellare 400 leggi nel primo anno di governo.

Il sito per proporre una legge da abolire

Di Maio ha annunciato il lancio del sito Internet leggidaabolire.it "dove tutti potranno proporre una legge da abolire", collegato al progetto di cancellare 400 leggi "con unico atto". "Non ho nessun problema a dire che sono entrato in Parlamento convinto che per ogni problema servisse una legge. Ne esco con la convinzione che questo è un Paese non ostaggio della burocrazia, ma delle leggi", ha spiegato il candidato premier pentastellato. 

Il programma pensionistico "quota 41"

Di Maio, in vista delle elezioni del 4 marzo, in un'intervista ha anche sottolineato che presto verrà presentato il programma "quota 41" che "si basa su un concetto che tu dopo 41 anni di lavoro devi andare in pensione", senza che ci sia il legame "tra tempo di lavoro e età pensionabile". Mentre sulla legge Fornero, sottolinea: "Va abolita non solo per chi deve andare in pensione ma per tutti i giovani" che ci andranno.

"De Benedetti? Uno scandalo"

Il candidato premier di M5s ha poi affrontato il tema banche: "È uno scandalo sapere che il premier, allora Matteo Renzi, mentre stava per fare un decreto legge in 25 minuti che azzerava i risparmi dei risparmiatori, chiamava De Benedetti per dirgli che stava per fare il dl e quello attacca, chiama i suoi e dice: stanno per fare il decreto legge, comprate le azioni". Di Maio si riferisce al fatto che, nel gennaio 2015, pochi giorni prima che il decreto sulle Popolari venisse varato, l’imprenditore Carlo De Benedetti avrebbe raccontato al telefono di aver ricevuto rassicurazioni dal segretario del Pd sul fatto che il provvedimento sarebbe passato. "Se questo è il modello del Pd, di coloro che dovevano esser la sinistra, io quel modello lo combatterò con tutte le mie forze", ha ribadito il pentastellato.