Ospite de "L'Intervista" con Maria Latella, il ministro della Giustizia e leader della minoranza Pd ha parlato anche degli scenari politici: "La coalizione con Berlusconi non è percorribile". E a Bersani: "M5S non è una forza di centro". L'INTERVISTA INTEGRALE
"La morta di Totò Riina non è la fine della mafia". Lo ha detto Andrea Orlando, ministro della Giustizia e leader della minoranza nel Pd, ospite de "L'intervista", l'approfondimento di Sky TG24 condotto da Maria Latella. Nel corso dell'incontro Orlando ha parlato del futuro della mafia ("potrebbe riorganizzarsi in una struttura non gerarchica") ma anche degli scenari politici, escludendo che nell'orizzonte del Partito democratico "ci sia una coalizione di governo con Berlusconi." "Non sono mai stato anti-berlusconiano - ha detto Orlando - ma non sosterrei una grande coalizione. Non credo che questa strada sia percorribile".
Orlando contro Bersani: "M5S non è forza di centro"
Riguardo al cantiere aperto per tentare di costruire un'ampia coalizione di centrosinistra, Orlando ha voluto rispondere all'ipotesi che Mdp possa lasciarsi aperta la porta a una possibile alleanza con il Movimento 5 Stelle. "Bersani li ha definiti un movimento di centro - ha detto Orlando - Io stento a vedere questo movimento di centro: sono anti europei, sull'immigrazione hanno posizioni simili alla Lega, non so su quali basi Bersani voglia creare un accordo". Il ministro della Giustizia ha poi ringraziato "Prodi per la disponibilità che ha dato". "E' il fondatore del Pd e ha costruito due volte una coalizione che ha battuto la destra".
Orlando: "La destra italiana si è lepenizzata"
Orlando ha poi sottolineato l'importanza di un'alleanza nel centrosinistra: "Se avessimo di fronte una destra europeista e moderata, allora tutto questo 'casino' si potrebbe anche giustificare. Sarebbe accettabile andare all'opposizione". "Ma, e su questo voglio una risposta di Mdp, - ha incalzato Orlando - la destra italiana si è lepenizzata, rendendo spendibili le parole d'ordine di Forza Nuova e Casapound".
Orlando: "Mafia potrebbe riorganizzarsi in struttura non gerarchica"
Orlando ha poi affrontato anche il tema della mafia dopo la morte di Totò Riina. "Non ho un giudizio perentorio, però mi convince la tesi secondo cui la mafia non si ricostituirà più con una struttura gerarchica, con il capo dei capi" ha detto il Ministro della Giustizia, aggiungendo di ritenere che alla strategia della mimesi adottata da Cosa Nostra "sia funzionale una mafia senza una commissione centrale e che in qualche modo si spalma sul territorio". Il ministro non esclude nemmeno un cambiamento radicale: "La mafia ha avuto in passato come capo un medico, come riferimenti dei professionisti e ora questo fenomeno è diventato sempre più forte. Potrebbe cambiare e trovare come punti di riferimento persone che non sono più siciliane, né calabresi né campane". Quanto ai like postati su Facebook alla foto pubblicata dalla figlia di Riina, Orlando ha osservato: "C'è un mondo che guarda con reverenza a una figura come Riina, purtroppo questo mondo sopravvive"