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Chi è Nello Musumeci, il nuovo governatore della Sicilia

Politica
Il presidente eletto della Regione Sicilia, Nello Musumeci (LaPresse)

Il neopresidente della Regione, 62 anni, è il volto del centrodestra siciliano. Nel 2015 fonda il movimento #DiventeràBellissima, poi diventato slogan e nome della lista in campagna elettorale. Giornalista ed ex eurodeputato, ha riunito Berlusconi, Salvini e Meloni 

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Era il più "vecchio" dei cinque candidati ma ha fatto dell’esperienza politica il suo punto di forza (LO SPECIALE - I RISULTATI). Sebastiano Musumeci, per tutti Nello, è il nuovo presidente della regione Sicilia. Il candidato di centrodestra ha battuto gli avversari Roberto La Rosa, Claudio Fava, Fabrizio Micari e, soprattutto, Giancarlo Cancelleri, in corsa per il Movimento 5 Stelle, che ha conteso fino alla fine la vittoria a Musumeci. Si definisce un "debitore nei confronti della sua terra". Proprio ispirandosi a una celebre frase di Paolo Borsellino, ha fondato il movimento "Diventerà bellissima", diventato poi il nome della lista elettorale e slogan della campagna.

Nello Musumeci è nato il 21 gennaio del 1955 a Militello in Val di Catania, un paese di circa 8 mila abitanti a pochi passi dal capoluogo di provincia etneo. Bancario, di formazione cattolica, compie gli studi universitari alla facoltà di Scienze della Comunicazione. Diventa giornalista pubblicista e a partire dagli anni ’80 inizia ad insegnare all’Istituto superiore di giornalismo di Acireale. Scrittore di saggi di storia contemporanea, Musumeci è tra i fondatori dell’Istituto siciliano di studi politici ed economici.

Dopo la vittoria in Sicilia, ha rivolto il primo pensiero al figlio Giuseppe, morto nel 2013 a soli 32 anni. “Non posso gioire, penso a lui”.

Gli inizi della carriera politica

Da sempre legato alla destra, Musumeci ha iniziato la sua carriera politica tra le fila del Movimento Sociale Italiano. Viene eletto a vent'anni consigliere di Militello in Val di Catania, suo paese natale, e successivamente ricopre la stessa carica nel 1980 a Gravina di Catania e nel 1983 a Castel di Iudica, dove è poi diventato vicesindaco in una coalizione di centrodestra. A trentadue anni diventa segretario provinciale del MSI a Catania e in seguito Consigliere provinciale, sempre nella città etnea, dal 1990 fino al 1993.

Presidente della Provincia ed eurodeputato

Come scrive sul suo stesso sito ufficiale, Nello Musumeci deve la sua notorietà alla presidenza della Provincia di Catania arrivata quando non è ancora 40enne, nel 1994, sempre con il Movimento Sociale Italiano. Presidenza poi riconfermata nel 1998 e durata fino al maggio del 2003. Durante il suo mandato in Provincia, Musumeci entra a far parte di Alleanza Nazionale, il nuovo partito fondato da Gianfranco Fini e in cui era confluito il MSI. Proprio con Alleanza Nazionale, il classe 1955 viene eletto eurodeputato. Resterà a Bruxelles dal 1994 al 2009. Nel frattempo, però, si stacca da Fini e da An fondando Alleanza Siciliana, con la quale si candida alle elezioni regionali del 2006 senza particolare successo.

La sconfitta alle regionali del 2012

Il 7 ottobre del 2007, Musumeci e il suo partito Alleanza Siciliana entrano a far parte de La Destra. Con questa nuova formazione, viene nominato sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nel 2011 restando in carica fino alla caduta del governo Berlusconi nel novembre successivo. Nel 2012 Musumeci torna a candidarsi alle elezioni regionali in Sicilia, appoggiato dal Pdl. La contemporanea candidatura di Gianfranco Miccichè, che nel 2012 era in aperto contrasto con Silvio Berlusconi, portò il centrodestra a quello che verrà poi definito come un "harakiri politico": Crocetta vince le elezioni con il 30,47%, Musumeci ottiene il 25,73% e Micciché il 15,41%. 

La Commissione Regionale Antimafia e #DiventeràBellissima 

In seguito a diverse minacce ricevute dalla mafia, Musumeci vive sotto scorta dal 1995 al 2001 e dal 2005 al 2006. Nel 2013 viene eletto presidente della Commissione Regionale Antimafia dell’Ars ma si dimette in concomitanza con la sua candidatura alle regionali del 2017. Nel frattempo, nel 2015, è tra i fondatori del movimento civico siciliano #Diventerà bellissima, ispirato da una frase di Paolo Borsellino che usò queste parole per rivolgersi alla Sicilia. Proprio "Diventerà bellissima" è il nome della lista con cui Musumeci si è presentato alle elezioni, appena concluse, con cui è diventato presidente della Regione.

Il "Patto dell'arancino" e la vittoria 

Una campagna elettorale che l’ha visto tra i favoriti fin dalle prime battute, nonostante la polemica sugli "impresentabili". Musumeci ha esposto un programma che punta al rilancio di una Sicilia in crisi, con il 22% di disoccupazione e l’indice di competitività tra i più bassi tra le regioni d’Europa, considerando fondamentale privilegiare l'impresa che secondo lui è "l'unica fonte vera di reddito". Una vittoria, quella del 62enne catanese, in cui è stata fondamentale la sua capacità di riunire (con l’ormai celebre "Patto dell’arancino") i tre leader del centrodestra: Silvio Berlusconi di Forza Italia, Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia e Matteo Salvini della Lega Nord.