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Elezioni Sicilia, Musumeci: "È un risultato di rilevanza nazionale"

Politica

Il candidato che ha unito il centrodestra è diventato governatore della Regione con quasi il 40% delle preferenze. Dopo aver ringraziato i leader della coalizione ha detto: “In primavera daremo all'Italia un governo degno di questo nome”. LO SPECIALE - I RISULTATI

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"Questo è un risultato di rilevanza nazionale”. Così il neopresidente della Regione siciliana Nello Musumeci, che ha unito il centrodestra sotto il “patto dell’arancino”, ha commentato il risultato delle elezioni nella sede del suo comitato a Catania. (LO SPECIALE - I RISULTATI) Il nuovo governatore ha raggiunto il 39,9% delle preferenze. “Il centrodestra si ricompone e apre la strada a un appuntamento politico importante che nella prossima primavera dovrà dare all'Italia un governo degno di questo nome", ha detto Musumeci parlando delle prossime elezioni politiche (CHI È IL NUOVO GOVERNATORE). 

Un pensiero per il figlio scomparso

"Non dormo da due giorni, ora mangio un toast e ritorno a casa. Domani vado a trovare mio figlio al cimitero e poi in campagna per riposare qualche giorno. Vi ringrazio tutti, è stato difficile, difficilissimo", ha detto il neopresidente della Regione siciliana accolto dalla folla al suo arrivo nel comitato elettorale a Palermo. “Non posso gioire, penso a mio figlio”, ha detto ancora Musumeci rivolgendo un pensiero al figlio Giuseppe, morto nel 2013 a soli 32 anni.

“Sfiducia nella Regione è preoccupante”

"Il mio primo compito da presidente della Regione sarà quello di recuperare oltre il 50% di siciliani che ha deciso di non votare", ha dichiarato il neoeletto governatore riferendosi all’altissimo dato di astensione che ha caratterizzato questa tornata elettorale, e ha ricordato che “abbiamo il dovere di lavorare insieme per restituire alla politica credibilità e autorevolezza. Un sondaggio dice in maniera disarmante che solo il 12% dei siciliani ha fiducia nella Regione. È un dato preoccupante che deve fare riflettere tutte le forze politiche". E ha aggiunto: "Sarò il presidente di tutti i siciliani, di coloro i quali hanno ritenuto di sostenermi e di votarmi e anche di coloro i quali, legittimamente, hanno ritenuto di votare per altri o addirittura di non partecipare al voto".

“Alla Sicilia servono stesse opportunità date ad altri”

Secondo Musumeci, “l’antimafia non è un impegno del mio governo, ma di tutti i siciliani”, e il dovere è quello “di lavorare per la rinascita della nostra terra. E a chi ci guarda con aria di sufficienza diciamo che noi crediamo nell'unità d'Italia, ma che si realizza soltanto se la Sicilia smette di arrancare e comincia a cresce con le stesse opportunità che sono state offerte alle altre Regioni. Se cresce la Sicilia, cresce l'Italia".

“Grazie ai leader della coalizione”

Musumeci ha ringraziato “tutti i leader della coalizione, da Berlusconi a Giorgia Meloni, che è stata la prima a credere in me, a Salvini, Cesa e anche a Stefano Parisi”, ma anche il “mio movimento “Diventerà bellissima” per un sogno che è cominciato nell''autunno del 2014. Vivo questo momenti con occhi incerti tra gioia e pianto, vorrei gioire, ma non posso, grazie a tutti".

“Scrivere una nuova pagina della storia siciliana”

Musumeci, dopo aver definito la campagna elettorale “avvelenata da cadute di stile”, si è detto convinto che “con la coalizione di centrodestra che siano riusciti a mettere insieme quasi dopo 8 anni in Sicilia, con la quadra di governo e in Parlamento col sostegno responsabile della maggioranza e dell'opposizione riusciremo a risalire la china. Dobbiamo tutti scrivere una nuova pagina nella storia della Sicilia”. “Non è sterile rivendicazionismo che dobbiamo inseguire - ha spiegato - ma la consapevolezza che prima di chiedere aiuto agli altri dobbiamo essere convinti noi che la Sicilia ce la può fare, che ce la deve fare. Occorre convertire i rassegnati e i disperati e alimentare la fiamma della speranza nei siciliani che hanno creduto nella coalizione".