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Regionali Sicilia: condannato in lista M5S, Cancelleri lo espelle

Politica
Gionata Ciappina è stato espulso dalle liste del M5s per via di una condanna del tribunale militare (Ansa)

Gionata Ciappina, ex carabiniere, aveva ricevuto una condanna a 2 mesi con sospensione codizionale e non menzione dal tribunale militare di Napoli. Avrebbe violato ordini mentre era in servizio. Il candidato alla presidenza della Regione: "Ci ha mentito, nessuno sconto"

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Giancarlo Cancelleri, candidato governatore del Movimento 5 stelle alle elezioni regionali che si terranno in Sicilia il prossimo 5 novembre, ha espulso dalle liste il candidato Gionata Ciappina. Il motivo: "La condanna lieve e di 2 mesi che ha ricevuto Ciappina dal tribunale militare, per un reato militare (ossia violata consegna quando era militare)". La condanna "prevedeva la non menzione nel casellario giudiziale per questo non potevamo saperlo e lui non ci ha informato" spiega su Facebook Cancelleri, che aggiunge: "Ciappina ci ha mentito ed è fuori dal MoVimento 5 Stelle". 

La vicenda

Secondo la ricostruzione della Stampa, Ciappina, quando era carabiniere, insieme a un collega avrebbe lasciato il posto di blocco e il pattugliamento, violando gli ordini mentre erano in servizio presso la tenenza di Mascalucia (Ct), nella notte tra il 12 e il 13 aprile 2013. Il 43enne è stato condannato dal Tribunale militare di Napoli a due mesi di reclusione il 20 maggio 2015, per violata consegna e abbandono di posto aggravato in concorso. La sentenza è stata poi confermata nel maggio 2016 in appello. Entrambi hanno ottenuto la sospensione condizionale e la non menzione. Ciappina era stato consigliere comunale a Trecastagni, altro comune del Catanese, eletto in una lista a sostegno del sindaco di centrodestra Pino Messina.

"Nessuno sconto, non fatevi fregare"

"Non facciamo sconti neppure su una condanna lieve di due mesi del tribunale militare", ha spiegato Cancelleri sulla questione. "Noi uno condannato dal tribunale militare per violata consegna lo cacciamo in un batter d'occhio. Pensate un po'. I partiti, Musumeci in testa, invece hanno sponsorizzato e candidato consapevolmente condannati e arrestati per truffa, corruzione, appropriazione indebita, ecc ecc e sono supportati da condannati e indagati per reati di mafia e chi più ne ha più ne metta, senza essere mai stati denunciati dai media", scrive il candidato pentastellato.