Regionali Sicilia, bocciata lista: Crocetta rischia di restare fuori

Politica
Foto d'archivio (Fotogramma)
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Esclusa la lista Micari a Messina, quella in cui il presidente della Regione è capolista. Lui annuncia ricorso. Polemica M5S su “impresentabili” in liste centrodestra. Di Maio: “Micari e Musumeci hanno venduto anima al diavolo”

“La lista Micari a Messina è stata ricusata”. L’annuncio, che riguarda le prossime Regionali in Sicilia, è arrivato dal governatore Rosario Crocetta. Il presidente della Regione era capolista nel collegio di Messina, l’unico in cui è candidato per le elezioni di novembre. Contro la decisione di escludere la lista “Micari - Arcipelago Sicilia”, che sostiene il candidato del centrosinistra Fabrizio Micari, sarà presentato un ricorso.

I motivi dell’esclusione

La lista è stata esclusa perché la documentazione è arrivata in ritardo venerdì scorso. “Prima delle 16 il nostro delegato era in Tribunale per depositare regolarmente la lista - ha spiegato Crocetta -. Mi dicono che nella fretta avessero sbagliato cartella e che uno dei delegati si sia recato in auto per recuperare il resto dei documenti. Quando alle 17 è stato depositato tutto, poiché il nostro delegato era al tredicesimo posto, c'era tutta la documentazione. Sinceramente escludere una lista per qualche minuto di confusione ci sembra veramente un po’ troppo. Spero che il Tribunale amministrativo possa riammettere la lista per garantire il libero giuoco democratico”.

Crocetta rischia di rimanere fuori

Crocetta aveva rinunciato a ricandidarsi alla presidenza della Regione per lealtà al Pd e aveva scelto di sostenere Fabrizio Micari. Aveva anche rinunciato a presentare le liste del suo movimento, “il Megafono”, per “salvare” quelle di “Micari-Arcipelago Sicilia” trasferendo lì i suoi. Ora, però, con l’esclusione della lista da Messina, Crocetta rischia di sparire. Un duro colpo per il governatore, che si aggiunge alla mancata presentazione della lista “Micari” a Siracusa, dove all'improvviso alcuni candidati si sono defilati in massa, mentre quella del Pd è stata regolarmente depositata. Anche se il ricorso per Messina è pronto, il rischio di rimanere fuori è alto.

Polemica sugli “impresentabili”

Il Movimento 5 Stelle, intanto, alza il tiro sulla questione dei candidati “impresentabili”. “La situazione è molto grave, i partiti che corrono contro Giancarlo Cancelleri e contro il M5S hanno deciso di barare, di mettere nelle liste gente impresentabile, che sappiamo benissimo come prende i voti: alcuni sono coinvolti nei processi, altri sono figli di gente impresentabile. Persone che fanno parte della classe politica che ha distrutto questa regione. È gente che ha venduto l'anima al diavolo, come Musumeci e i suoi impresentabili o come Micari e i suoi impresentabili”, ha detto in un video su Facebook Luigi Di Maio, candidato premier del Movimento 5 Stelle.

Il video di Cancelleri

Di Maio ha così rilanciato il video di Giancarlo Cancelleri, candidato alla presidenza della Regione siciliana del M5S. Nel filmato, pubblicato sempre su Facebook, l’aspirante governatore legge i nomi, i guai giudiziari o le parentele di quelli che definisce “gli impresentabili” nelle liste che sostengono Nello Musumeci. In un evento a Palazzolo Acreide (Siracusa), a cui ha partecipato anche Di Maio, Cancelleri ha aggiunto: “Musumeci (candidato del centrodestra, ndr) si presenta con degli impresentabili, con liste non pulite. Fa il Ponzio Pilato. Si lava le mani dicendo che non ha alcun potere per non far presentare queste persone. E invece non è vero: il capo di una coalizione dovrebbe avere l'ultima parola. Io non mi candiderei mai con qualcuno che ha problemi con la giustizia”.

L’Anpi contro CasaPound

Nel dibattito politico s'inserisce pure l'Anpi. Nel mirino dell'associazione dei partigiani finisce CasaPound: il movimento di estrema destra, a sorpresa, corre con un proprio candidato alla presidenza della Regione, Pierluigi Reale, e con tre liste provinciali. Per l'Anpi, con la presenza di CasaPound "vengono infranti e vilipesi i principi basilari della Costituzione italiana, che sanciscono i valori di libertà, democrazia, rispetto dei diritti umani e pari dignità sociale per tutti".

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