Il vicepresidente della Camera: "Bisogna andare a votare subito". Sulla legge elettorale interviene anche il candidato alla segreteria Pd Andrea Orlando: "Le norme attuali non vanno bene, si tornerebbe alle urne dopo sei mesi"
Il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, torna sulle sue dichiarazioni dopo il voto al Senato per Augusto Minzolini. A Casal di Principe, dove ha preso parte alla messa e al corteo per ricordare don Peppino Diana, sacerdote ucciso dai Casalesi, Di Maio ha precisato che non incita alla violenza, ma prova “a scongiurarla perché preoccupato di questa violazione di leggi”. Per questo ha chiesto “l'intervento immediato del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella” e di “andare a votare subito".
“Troppi in Parlamento violano la legge” – Secondo Di Maio “troppe persone in Parlamento violano le leggi e ciò ha un impatto devastante sulla società”. Poi un commento sulla riforma del codice e del processo penale. “Non rafforzano la lotta al crimine – ha spiegato Di Maio - Si dimezzano i fondi per le intercettazioni”.
Genova scuote il M5S – Da Di Maio anche un commento sul caso di Genova che sta scuotendo il Movimento. Dopo che Beppe Grillo ha tolto il simbolo a Marika Cassimatis, candidata sindaco di Genova votata sul web dal popolo grillino, Di Maio ha spiegato: “siamo sempre stati il più trasparenti possibile. Siamo la prima forza politica del Paese e adesso stanno provando a salire sul carro del vincitore molte persone”.
Legge elettorale divide il Pd – Intanto prosegue il dibattito sulla legge elettorale, anche in vista delle primarie democratiche per la segreteria. “Cresce l'impressione, e uso un eufemismo, che in fondo ad una parte del Pd se si vota con questa legge elettorale vada bene. Beh, a me dispiace, perché io non voglio né le larghe intese, né le elezioni dopo 6 mesi”, ha detto il ministro della Giustizia e candidato alla segreteria Pd, Andrea Orlando. Orlando ha sottolineato la “necessità di una riforma elettorale condivisa perché non possiamo farcela da soli”.