Il giorno dopo la Direzione che ha spianato la strada verso il Congresso anticipato, l’ex segretario dem ha dichiarato: “Siamo Pd o PdRenzi? Chi ha buonsenso lo metta”. Intanto Sala, Orlando e Cuperlo si schierano contro una eventuale divisione del partito
"Qui non è questione di calendario, qui il problema è se siamo il Pd o il Pdr, il Partito di Renzi. Io da Renzi non mi aspetto nulla, ma chi ha buonsenso ce lo metta. Perché siamo a un bivio molto serio". Il giorno dopo la Direzione Pd, Pier Luigi Bersani si mostra scettico sull’unità dei dem: "La scissione è già avvenuta tra la nostra gente. E io mi chiedo come possiamo recuperare quella gente lì", aggiunge.
"Serve consapevolezza politica: da Renzi non me lo aspetto dopo averlo sentito ieri ma da quelli che stanno attorno a lui me l’aspetto”, ha detto l’ex segretario del partito che non ha sciolto la riserva sulla presenza della minoranza all’assemblea convocata per il fine settimana (secondo fonti dem si terrà domenica a Roma).
Tutti contro la scissione - Sull’ipotesi scissione però sono in molti a esternare perplessità. Secondo il sindaco di Firenze Nardella, “gli iscritti non capirebbero questa scelta”. Il primo cittadino di Milano Beppe Sala parla di eventualità “sgradevolissima in un momento in cui serve unione”. Contrari anche il ministro Orlando (“scissioni hanno già prodotto grandi danni nella sinistra”) e Gianni Cuperlo (“Divisione sarebbe una sconfitta ed è illogico se ad ammutinarsi è il comandante”).