Il Movimento chiude a ogni ipotesi di modifica. Grillo: "Vuole cambiare le carte in tavola perché ha paura di perdere". Confalonieri: Berlusconi aiuti il presidente del Consiglio
"Modifica delle legge elettorale" e "posticipazione del referendum", Renzi "ora vuole cambiare le carte in tavola perché ha paura di perdere. Un baro da due soldi e con la coda tra le gambe". Così il M5s sul blog di Beppe Grillo in un post in cui commenta: non è possibile "cambiare la legge elettorale per cercare di evitare l'inevitabile. Non si può fermare il vento con le mani. Quando il M5s sarà al governo la legge elettorale sarà ancorata alla Costituzione per evitare che i partiti possano cambiarla quando fa comodo a loro".
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Noi vogliamo cambiare il Paese con 5 proposte 5 stelle: <a href="https://t.co/OWzolSYOvx">https://t.co/OWzolSYOvx</a>Il pd la legge elettorale <a href="https://t.co/qi8wbPkf1V">pic.twitter.com/qi8wbPkf1V</a>— Movimento 5 Stelle (@Mov5Stelle) <a href="https://twitter.com/Mov5Stelle/status/748521011784581120">30 giugno 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
Italicum in Aula a settembre - Il M5S chiude dunque ad ogni ipotesi di modifica all’Italicum e lo fa il giorno dopo la decisione della Conferenza dei capigruppo di Montecitorio di fissare, per il mese di settembre, la discussione in Aula di una mozione presentata da Sinistra Italiana che sottolinea possibili profili di incostituzionalità.
Premio di maggioranza - La modifica più richiesta è al momento l'introduzione del premio di maggioranza alla coalizione e non alla lista. Lo chiedono Forza Italia, gli alfaniani e anche una proposta di legge depositata dal presidente del gruppo Misto Pino Pisicchio. E l'idea sarebbe condivisa anche da un pezzo di maggioranza Pd, in particolare dai 'franceschiniani'. Mentre i renziani continuano a sostenere la bontà del testo.
Confalonieri: Berlusconi collabori con Renzi - Intanto, dentro Forza Italia fanno discutere le parole di Confalonieri che invita Berlusconi a collaborare con il Governo sulle riforme.